21 Mag Isole Lofoten e Vesteralen- Diario di viaggio
I viaggiatori hanno in comune uno spirito nomade che si manifesta come un richiamo irresistibile, come una voglia irrefrenabile di partire, di scoprire il mondo…una necessità così forte che si deve assolutamente soddisfare…e così, dopo alcuni mesi in cui abbiamo viaggiato solo con la mente, finalmente si presenta l’occasione per fare qualche giorno di vacanza. Ultimamente siamo attratti dai paesaggi nordici, quindi puntiamo verso Nord… tra tanti luoghi che vorremmo visitare abbiamo scelto le piccole isole norvegesi Lofoten e Vesteralen
27 Aprile 2018
Finalmente eccoci giunti al desiderato momento…la guida e le cartine ci sono…
le valigie sono pronte, non manca nulla quindi possiamo partire…Le isole Lofoten e Vesteralen ci aspettano!!
Arriviamo in aeroporto alle 4 circa, ovviamente pochissima gente e tutto chiuso.
Il nostro viaggio è così articolato : Torino -Francoforte, Francoforte -Oslo, Oslo- Harstad; se tutto andrà bene arriveremo alle 17.30 a destinazione. Voliamo con Lhuftansa e SAS, al momento dell’acquisto dei biglietti era la miglior combinazione qualità/prezzo.
Al check -in la hostess di terra ci comunica che pur facendo la procedura per spedire il bagaglio alla destinazione finale, ad Oslo dovremo ritirarlo e rifare il check-in… pare sia una regola internazionale che alcuni paesi per motivi di sicurezza hanno deciso di adottare. Ma siamo sicuri?? No, certezze non ce ne sono, se sarà così lo scopriremo solo vivendo ( come dice una famosa canzone di Battisti).
Per poter affrontare le difficoltà con energia, passato il controllo passaporti, facciamo colazione, nell’unico bar aperto, con caffè e sfoglia alle mele…mmmhhh così và meglio!!
Ci imbarchiamo in perfetto orario e alle 6.05 decolliamo verso Francoforte.
Volare per noi ha un fascino particolare…come in un sogno, quando l’aereo si alza in volo svaniscono tutte le ansie, le preoccupazioni, lo stress, le paure…si guarda il mondo da una prospettiva diversa e tutto è semplicemente meraviglioso.
A Francoforte tutto fila liscio e il secondo volo per Oslo parte puntuale alle 12! Bene!!
Sbarcati in Norvegia tentiamo di capire cosa dobbiamo fare…seguiamo le indicazioni per i voli in transito e come per magia ci troviamo all’arrivo bagagli. Non siamo i soli a non sapere cosa fare, radunando le informazioni raccolte un po’ da tutti capiamo che, ritirati i bagagli, si deve salire al primo piano e rifare il check-in!
Le valigie arrivano in meno di 10 minuti (che efficienza!!) e l’operazione check-in è abbastanza veloce, si può fare da soli o con l’addetto della compagnia aerea (SAS); una scansione del codice a barre già presente sulle valigie e i bagagli vengono inviati all’imbarco.
Noi passiamo nuovamente al controllo documenti e bagagli a mano. Ovviamente al mio passaggio il metal detector suona: un addetto mi fa accomodare a lato e con una speciale “cartina” verifica se su mani, vestiti e piedi ci sono tracce di polvere esplosiva…
Umberto passa indenne ma il suo zaino no: viene completamente svuotato e quasi pezzo per pezzo ripassato sotto i raggi X ( anche sui suoi oggetti viene passata la famosa “cartina” acchiappa esplosivi). Non essendo dei malintenzionati ed avendo tutto in regola finalmente possiamo andare!
L’aeroporto di Oslo non è grandissimo ma è abbastanza caotico e gli imbarchi un po’ mal organizzati. Comunque quello che conta è che anche il terzo e ultimo volo è puntualissimo.
Il sole che finora ci ha accompagnato lascia il posto a grandi nuvole e per un lungo tratto sotto di noi non vediamo nulla o quasi; poi improvvisamente le nuvole si diradano e appare ai nostri occhi un panorama bellissimo: colline innevate, laghi e mare… che favola!!!
Restiamo incollati al finestrino finchè l’aereo non atterra! Magnifico!
L’aeroporto di Harstad Evenes è piccolo, tutto è racchiuso in poco spazio: un solo nastro per la consegna dei bagagli, l’ufficio cambia valuta e le compagnie di affitto auto. Tutto qui!
Ritiriamo i bagagli e subito dopo l’auto che abbiamo noleggiato. Stasera dormiremo nei dintorni, abbiamo prenotato un hotel ( uno dei pochi in zona ) a circa 15 minuti dall’aeroporto.
Percorriamo la strada E10, considerata una delle più panoramiche della Norvegia, fino ad Evenskjer.
Il panorama è effettivamente molto bello. C’è ancora neve, le montagne sono spettacolari. Qui la primavera deve ancora arrivare, gli alberi sono ancora completamente spogli e i laghetti che vediamo a fianco della strada sono ghiacciati ( alle ore 17.30 la temperatura era di 6°C)
Arriviamo finalmente all’hotel, la nostra camera ha una bella vetrata panoramica sul mare…
La luce, nonostante sia nuvoloso, è straordinaria…ci incantiamo ad ammirare il panorama.
Dopo una doccia veloce prima cena norvegese nel ristorante annesso all’hotel:
Merluzzo alla crema con carote, patate e pancetta
Baccalà con sugo di verdure pane bianco ed insalata.
Il tutto accompagnato da una bella vista dalla terrazza.
Sono le 22.40 e fuori c’è ancora luce.
Siamo in Norvegia da poche ore e ne siamo già innamorati !!
28 Aprile 2018
Un buon sonno ristoratore era quello che ci voleva! E’ stato bellissimo scoprire quanta luce c’è qui in questo periodo: siamo sopra il circolo polare artico e ad inverni bui si contrappongono giornate estive lunghissime. Proprio perché non siamo ancora in estate pensavamo che le ore di luce non fossero così tante. Invece fa buio ( ma non completamente ) intorno alle 23.30-mezzanotte. Alle 5 ho aperto gli occhi ed era già chiaro! Fantastico!!
Una buona colazione è indispensabile per affrontare bene la giornata. Come solito ci adeguiamo immediatamente alla abitudini locali: colazione salata, ottimo il salmone (facciamo il bis !!)
e qualcosa anche di dolce…waffel caldi con marmellate di vari frutti (e facciamo il bis anche di questo)
Recuperate le energie, siamo pronti per iniziare il viaggio verso le isole Lofoten: da Evenskjer ad Å i Lofoten, la località più a sud dell’isola di Moskenesøy, sono circa 280 chilometri. Abbiamo deciso di fare il viaggio partendo dall’isola più a sud, risalendo tranquillamente verso nord. Faremo base proprio ad Å e da lì giornalmente visiteremo le isole.
Le Lofoten sono un gruppo di isole bagnate dal mar di Norvegia: 4 le principali ( partendo da sud verso nord Moskenesøy, Flakstadøy, Vestvågøy e Austvågøy) e 2 le più piccole ( Væroy e Røst). Sono famose per le montagne che si tuffano direttamente nel mare, la pesca e lavorazione del merluzzo, i pochi abitanti (sportivi ed amanti della natura), il sole a mezzanotte e l’aurora boreale…
Fatevi un’idea guardando la mappa:
https://drive.google.com/open?id=1EBvVQ,roxhd2sYQkNrwFCPteqXaMMfPgt&usp=sharin
Le Lofoten sono tutte collegate fra loro da ponti e da un paio di gallerie scavate sotto il livello del mare; quindi è possibile passare da una all’altra senza utilizzare i traghetti. Le più piccole e lontane, Væroy e Røst, sono le uniche raggiungibili solo via mare.
Appena partiti da Evenkjer attraversiamo subito uno di questi ponti, che ci porta sull’isola di Hinnoya ( appartenente al gruppo delle Vesteralen)
Il cielo è grigio, partiamo in compagnia di pioggia mista a neve, la temperatura è di 0,5°C
La strada E10 ci condurrà da qui fino alla nostra destinazione finale; è una strada molto panoramica e ben tenuta. Lungo il percorso vi sono tanti bellissimi punti panoramici, tra fiordi, montagne, insenature, laghi. Una della cose che ci ha colpito di più è vedere, nei fiordi più stretti, l’acqua del mare ghiacciata…in effetti la temperatura non è alta (nel frattempo è salita a 2.5°C) però non ci aspettavamo un paesaggio ancora così invernale.
Facciamo parecchie soste per ammirare questi luoghi meravigliosi, compare anche un pallido sole tra le nuvole.
La particolarità di queste isole è quella di avere montagne rocciose, alcune davvero verticali, a picco sul mare… il tutto ancora imbiancato di neve… affascinante!!!
Arriviamo a Svolvær, primo “grande” centro abitato delle Lofoten, verso le 13. Facciamo un giro in paese, grazioso, con qualche angolo pittoresco ma nulla di più. E’ una buona base per fare acquisti e provviste, offre parecchie sistemazioni per dormire e ristoranti per mangiare.
Molti tours organizzati fanno base qui, proprio perché offre qualche servizio in più ed è ad una distanza accettabile da quasi tutte le località più famose delle isole. Noi però abbiamo preferito scegliere una località più tranquilla, non importa se le distanze che percorreremo saranno maggiori.
Facciamo un po’ di spesa in un supermercato, non sappiamo se ne troveremo altri sulla strada, meglio prendere qualcosa almeno per la colazione. Dopo circa un’ora lasciamo Svolvær e proseguiamo verso Å. La strada in alcuni punti si restringe, per fortuna non c’è molto traffico.
Il paesaggio è sempre incantevole, tra pioggia e sole.
Arriviamo ad Hamnøya e Sakrisøya…spettacolare! Le montagne sono bellissime, tutto il paesaggio e splendido!
A pochi chilometri c’è Reine, altrettanto bella, poco dopo arrivamo finalmente ad Å
Abbiamo affittato un rorbu, una tipica casa dei pescatori ( Maggiori dettagli nell’articolo “informazioni pratiche”). Con un po’ di peripezie rintracciamo il proprietario il quale, indicandoci sulla mappa del villaggio l’appartamento a noi assegnato, afferma che non possiamo sbagliarci, le chiavi sono appesa fuori dalla porta!
Effettivamente troviamo subito la casetta…eccoci nel “nostro” rorbu…
L’appartamento è delizioso, c’è anche una terrazza con vista mare. Proprio la sistemazione che speravamo di avere.
E’ molto caratteristica e confortevole, la zona giorno ha una bella cucina attrezzata, divani e poltrone per il relax; oltre alla zona giorno ci sono due piccolissime camere e un bagno nuovo, tutto pulitissimo.
Concludiamo la nostra giornata con una passeggiata nel minuscolo villaggio, siamo molto contenti della scelta che abbiamo fatto, questo posto è veramente a nostra dimensione.
Ceniamo nell’unico ristorante del paese, un posto molto accogliente e grazioso. Il cameriere ci racconta i piatti che ci sono nel menù e facciamo le nostre scelte.
Le Lofoten sono famose per la pesca del merluzzo, che viene fatto essiccare e poi esportato in tutto il mondo, soprattutto in Italia: il pregiato e ottimo stoccafisso arriva da qui.
Abbiamo scoperto che del merluzzo non si butta via niente: specialità della zona sono la lingua e le guance fritte; dal fegato si ricava il famoso olio e le teste essiccate vengono utilizzate per insaporire zuppe (esportate soprattutto in Nigeria).
Assaggiamo lingua e guance (ottime) e poi un trancio di merluzzo al forno con verdure. Cena ottima anche se un po’ cara, in linea con il costo della vita del luogo.
Tornati nel nostro rorbu ci prepariamo un caffè e sorseggiandolo ci incantiamo a guardare il panorama dalla finestra…meraviglioso!!
29 Aprile 2018
Lo stridio dei gabbiani ha interrotto il nostro viaggio con Morfeo e così, alle 6.45, ci siamo svegliati, complice anche la luce che passa attraverso le tende.
La giornata non sembra male, dopo colazione partiamo in esplorazione.
Poco dopo Reine veniamo fermati dalla polizia per un controllo. La poliziotta molto gentile e simpatica (oltre che bella) controlla i documenti di Umberto che è alla guida ; quando vede la foto sulla patente si fa una bella risata, la patente è ancora di quelle rosa e la foto è piuttosto vecchiotta…il secondo poliziotto, vedendo come si sta divertendo la collega, si avvicina incuriosito: Umberto sta diventando una celebrità! Dopo il check documenti, sempre molto gentilmente, gli chiedono se ha qualcosa in contrario a fare l’alcool test ! Ovviamente Umberto accetta ( anche perché sono le 9 del mattino, è vero che viviamo in una regione d’Italia dove il vino è eccellente però al mattino non è nostra abitudine bere!!). Dopo una bella soffiata dentro a un tubicino e il risultato negativo veniamo congedati con un bel sorriso e con la raccomandazione di essere prudenti alla guida.
La fermata successiva la facciamo sull’isola di Flakstadøy a Sund, un piccolo villaggio di pescatori, molto grazioso e tranquillo. C’è un mini museo ( chiuso) e alcune case caratteristiche; il pezzo forte però sono i merluzzi…
File e file di merluzzi appesi ad essiccare…centinaia e centinaia. Peccato non poter far sentire l’odore!
Le montagne che incorniciano la baia sono ancora bianche di neve e alcune cime coperte di nuvole.
Bello, un posto di pace assoluta, il suono del vento l’unico “rumore”.
Fa un gran freddo, non tanto per la temperatura che è di qualche grado sopra lo zero, quanto per il vento che penetra nelle ossa. Il freddo sembra rallentare tutta la vita del paese…
…ci sono timidi segnali di risveglio, i pochi abitanti si preparano all’arrivo della bella stagione sistemando giardini e aiuole e ci salutano con un sorriso…ci sentiamo come fossimo gli unici privilegiati che visita il set in allestimento di un film.
Riprendiamo il tour, visiteremo Skjelfjorden, il fiordo successivo; dalla E10 si prende una strada laterale poco prima di Ramberg: la prima parte è asfaltata, dopo il villaggio di Ytre diventa sterrata. Arriviamo fino alla fine della strada carrozzabile, nel minuscolo villaggio di Austre Nesland, con casette deliziose che probabilmente d’estate saranno tutte abitate.
Decidiamo di fare un tratto del sentiero che conduce a Nusfjord, nel piccolo fiordo successivo. Il sentiero costeggia il mare, a tratti sale lungo le rocce granitiche, il paesaggio è magnifico.
Dopo circa un’ora e mezza di cammino decidiamo di rientrare, non sappiamo quanto manca per arrivare a Nusfjord e il cielo si fa minaccioso; il sentiero non è proprio agevole, alcuni tratti su roccia sono esposti e con la pioggia potrebbero diventare scivolosi; il resto del sentiero è comunque abbastanza fangoso, la neve si è sciolta da pochissimo.
Peccato, avremmo voluto riuscire ad arrivare a piedi a Nusfjord…ci toccherà andare con l’auto.
Torniamo al villaggio senza prendere la pioggia, anche se le gocce ci hanno inseguito per tutto il percorso !!
Ripartiamo e ovviamente andiamo subito a Nusfjord…dobbiamo assolutamente vedere questo paesino!
Il bivio è poco prima di Kilan: strada asfalta ma…
…siamo sicuri porti al mare?? Davanti a noi pareti ripide, severe e maestose, scure e possenti…la strada sembra sbatterci contro; un paio di chilometri dopo incontriamo un lago ghiacciato, proprio sotto le montagne…stupendo!!
Sembra impossibile ma a meno di 3 chilometri c’è il mare e finalmente Nusfjord.
Il villaggio è uno dei più antichi e ben conservati. Vi sono tante tipiche case dei pescatori, ben restaurate, la fabbrica dell’olio di fegato di merluzzo, un piccolo attracco per le barche. Anche qui gli immancabili merluzzi secchi…e un po’ spaventosi !
In estate per accedere al villaggio si deve pagare un biglietto di ingresso, Nusfjord è un piccolo museo a cielo aperto; ora è tutto chiuso, il turismo estivo è ancora lontano e gli abitanti ne approfittano per sistemare le case per la bella stagione, molte delle quali verranno affittate
Anche qui pace e silenzio
Dopo una passeggiata in questo pittoresco villaggio ripartiamo in direzione nord.
Superati Ramberg e Flakstad, all’altezza di Vareid deviamo dalla E10 e percorriamo la Fv804 fino a Vikten, dove termina la strada. E’ un villaggio molto grazioso alle pendici di una ripida montagna, famoso per la lavorazione del vetro e delle ceramiche, vi sono un paio di botteghe artigianali che vendono i loro manufatti. Molto bella la spiaggia di sabbia bianchissima.
Il tempo sta peggiorando, inizia a piovere anzi no…a grandinare! Piccolissimi chicchi vengono trasportati ovunque dal vento, riusciamo a scattare un paio di foto e scappiamo via.
Decidiamo di fare il giro del promontorio, quindi torniamo a riprendere la E10; superato Napp deviamo sulla FV805 fino a Myrland, un pugno di case raggiungibili percorrendo questa stretta strada sterrata. Anche qui belle spiagge bianche, per fortuna non piove ancora ma tira un forte vento.
Torniamo verso Å e poco dopo aver lasciato Myrland veniamo investiti da una vera e propria bufera: vento, grandine e neve a volontà ! In pochi minuti la strada è completamente bianca!
Avremmo voluto visitare ancora Selfjorden ma viste le condizioni meteo decidiamo di lasciar perdere, ci andremo domani.
Arrivati a Reine nevica ancora e tira vento, decidiamo di andare a cena anche se per noi un po’ presto ( sono le 18.30, per questi paesi è la normale ora di cena). Scegliamo un locale grazioso, Maren Anna e concludiamo la nostra giornata con una buona e calda Bisque di pesce
e del Bacalau con verdure
La giornata è stata davvero emozionante… le Lofoten ci hanno completamente conquistato!
30 Aprile
Giornata iniziata nel migliore dei modi: appena svegli, guardando fuori dalla finestra, abbiamo visto cielo azzurro e sole! Fantastico! Quando le cose non si danno per scontate si apprezzano ancora di più…
Carichi di entusiasmo decidiamo di fare un trekking che parte proprio dietro casa: il giro del lago Agvanet, con l’ambizione di arrivare fino a Stokkvika, se le condizioni del sentiero e meteo lo consentiranno.
Già alla partenza il sentiero si perde un po’, tra fango e chiazze di neve, speriamo di riuscire a seguirlo senza problemi.
Il lago è bellissimo, ancora completamente ghiacciato. L’aria è decisamente fresca anche se c’è il sole, sono solo le 8.30 del mattino e la temperatura non è ancora salita.
Vediamo alcune oche selvatiche passeggiare tranquillamente sulla riva, poco dopo una lepre bianca fa capolino tra le rocce e correndo velocissima attraversa il lago ghiacciato da una riva all’altra…sarà una lepre artica o il Bianconiglio di Alice ? In fondo, qui siamo nel paese delle meraviglie…
Proseguiamo e le difficoltà aumentano: il sentiero è fangoso e in alcuni tratti sparisce nella boscaglia; poco dopo si devono superare alcune rocce ripide e scivolose, per fortuna hanno attrezzato il percorso con alcune catene fisse.
Superate le rocce arriviamo in una zona pianeggiante ma non per questo meno semplice, infatti è una zona acquitrinosa in parte ancora coperta di neve che si è trasformata in ghiaccio scivoloso. Così camminiamo più lentamente del previsto. Nel frattempo il cielo si è rannuvolato e cade qualche fiocco di neve; la perturbazione per fortuna è solo di passaggio e circa mezz’ora dopo torna il sole.
Finalmente arriviamo al fondo del lago, lo spettacolo è meraviglioso, un paesaggio bellissimo che ci ripaga della fatica. Del sentiero che attraversa le montagne e porta a Stokkvika non c’è traccia e la neve in quota è ancora tanta.
Proseguiamo quindi il giro del lago, intanto sono passate più di due ore e mezza dalla partenza.
Perdiamo ancora una volta il sentiero, la boscaglia è fitta e il terreno molto bagnato, per fortuna abbiamo scarponcini resistenti. Arriviamo ad un capanno di appoggio per i pescatori, incontriamo un ragazzo che ha passato lì la notte. Ieri ha tentato di arrivare al colle ma le condizioni meteo sfavorevoli e il pericolo di slavine l’hanno fatto desistere.
Dal capanno in poi il sentiero migliora, iniziamo la via di ritorno.
Guardando tra la boscaglia vediamo un’altra lepre bianca, due, tre, cinque…ma quante sono! Sono tante, ne abbiamo viste circa una quindicina, veloci, agili e proprio carine! Un’intera comunità di piccoli amici!
Passate quasi quattro ore dalla partenza siamo di ritorno ad Å. Davvero un bel giro; non è un sentiero facilissimo, anche se non sale molto non è certo agevole, và affrontato con scarpe adatte e un minimo di allenamento.
Tornati all’appartamento mangiamo qualcosa per pranzo e poi ripartiamo con l’auto.
Facciamo parecchie soste fotografiche per rivedere alcuni luoghi, con il sole assumono un aspetto diverso.
Ci fermiamo a passeggiare nella bellissima spiaggia di Ramberg, sull’Isola Flakstadøya: sabbia bianca da fare invidia ai caraibi…certo l’acqua del mare non è alla stessa temperatura…
Proseguiamo il giro, passiamo sull’isola di Vestvågøya: dopo Napp c’è un tunnel che passa sotto il mare e collega le due isole. Arriviamo fino a Ballstad. Qui il paesaggio è meno spettacolare, un pochino più pianeggiante.
Sulla strada incontriamo cartelli piuttosto singolari ma tipici di questi luoghi…
Tornando verso la nostra base, deviamo di pochi chilometri per rivedere Vikten con il sole. Davvero un bel posto, ci colpisce il blu del mare così intenso…
Rientriamo a “casa”, stasera una semplice cena casalinga.
La serata è lunghissima, luce stupenda, c’è anche la luna piena…che meraviglia!
1 Maggio
Anche oggi il sole splende nel cielo, un forte vento però soffia già da questa notte.
Dopo colazione decidiamo di andare a vedere il panorama dalla cima della collina che è poco sopra il centro di Å, tutti dicono sia molto bello.
Il sentiero parte dal parcheggio in cima al paese, davanti al museo; in pochi minuti si arriva in cima, è veramente una passeggiata semplice e il panorama è davvero spettacolare : si spazia dal lago ghiacciato che abbiamo visto ieri, ai piedi delle belle montagne dietro al villaggio, fino alle isole di Værøy e Røst, le più meridionali delle Lofoten.
Non siamo andati a visitare queste due isole perché i traghetti che le collegano non sono molto frequenti in questa stagione e i tempi sono troppo stretti per fare tutto in giornata. Ci accontentiamo (per questa volta) di vederle da lontano.
Questa insenatura della costa di Å ha una bellezza indescrivibile; il colore del mare, la montagna così severa e il cielo terso di questa mattina sono incantevoli…
La nostra giornata prosegue con la visita dell’isola Vestvågøya, ieri siamo stati nella penisola Ballstad, oggi vedremo altre parti.
Per arrivare percorriamo una delle gallerie sotto il livello del mare, che collega l’isola di Flakstadoya a Vestvågøya. Non è lunghissima ma l’idea di essere sotto il mare fa un certo effetto e vedere il cielo all’uscita è un sollievo.
Percorriamo Vestvågøya in senso antiorario: dopo Leknes, la città che ha un piccolo aeroporto, lasciamo la E10 e percorriamo la strada 815; una piccola deviazione ci porta a Steine e Stamsund (porto dove si ferma la nave postale Hurtigruten); riprendiamo la 815 e percorriamo tutta la costa fino alla punta dell’isola. Questa zona, pur essendo molto bella, non è spettacolare come altre. Facciamo sosta per fare un picnic in riva al mare, in una zona leggermente meno battuta dal vento.
Poco dopo Moland la 815 si ricongiunge con la E10 e si ritorna in direzione di Å. Fare questa deviazione vale comunque la pena, si vede un tratto di costa che percorrendo la E 10 si perderebbe e il mare è sempre molto bello.
Passiamo da Kleivan, una zona tranquilla e poco frequentata, poi andiamo ad Eggum, dove ci sono alcune belle spiaggie. Ancora più bello, a nostro giudizio , arrivare a Unstad: dopo un paio di strette gallerie nella montagna si arriva al mare, il luogo è meta di surfisti ed è davvero particolare.
Un piccolo villaggio con un paio di posti dove affittare il surf, un campeggio e nulla più.
Bello e suggestivo anche il piccolo Steinsfjorden, la parte di Mærvol è molto panoramica.
Non sembra di essere al mare ma sulle rive di un lago di montagna
Rientriamo ad Å quasi alle 20. Anche stasera cena a casa, abbiamo scoperto che i ristoranti ( i pochi aperti in questo periodo) essendo il 1 Maggio sono chiusi per cena. Per fortuna abbiamo trovato un supermercato aperto e abbiamo comprato qualcosa.
Domani lasceremo le Lofoten, ci spostiamo a Nord, nelle isole Vesteralen…il viaggio continua!
2 Maggio
Dire “Arrivederci” al piccolo villaggio di Å i Lofoten e alla graziosa casetta dei pescatori che ci ha ospitato non è stato facile… siamo degli eterni sentimentali, ogni volta che dobbiamo lasciare un luogo in cui siamo stati bene, che ci ha emozionato, è un momento difficile e non vorremmo mai partire.
La vacanza però non è ancora finita e questo ci consola molto!
Quindi partiamo come previsto, la giornata è bella, il vento più calmo. Oggi raggiungeremo le isole Vesterålen, più a nord, con le consuete tappe esplorative lungo il percorso. Sono circa 300 Km, ecco la mappa con l’itinerario
https://drive.google.com/open?id=10skQMiW3CHAg_C87wClWR4IvwMdM0Du6&usp=sharing
“Risaliamo” lungo le isole Mosckenesøya, Flakstadøya,Vestvågøya. Facciamo la prima deviazione per vedere qualcosa di Gimsøya, la piccola isola che si trova fra Vestvågøya e Austvågøya. Selvaggia, con alcune zone pianeggianti, è poco abitata e frequentata; offre bei panorami sul mare e sul canale Gimsøyastraumen.
Il ponte di collegamento che ci porta a Austvågøya è maestoso
Pochi chilometri dopo deviamo sulla strada 816 fino ad arrivare nel villaggio di Henningsvær. Panorami stupendi lungo la strada, otto chilometri di mare azzurro punteggiato di isolette e scogli granitici, sullo sfondo le montagna innevate.
Il paese sorge su un piccolo isolotto collegato alla terra ferma da un paio di ponti.
Henningsvær è un grazioso villaggio molto vivace, anche in questa stagione: ci sono ristoranti, bar e qualche negozio. Molto pittoresco anche il porticciolo. Vale sicuramente la pena fare un salto qui, anche fermarsi un paio di giorni. Come sistemazioni si possono trovare i classici Rorbu ( le case dei pescatori) e qualche B&B.
Ritorniamo sulla E10 e percorriamo tutta l’isola senza altre soste, ammirando fiordi e montagne.
Sull’isola di Hinnoya lasciamo la E10 e deviamo sulla 85 verso Sortland, una cittadina grande e trafficata; tappa successiva Myre, per raggiungerla si passa tra belle montagne e laghetti ghiacciati; Infine prendiamo una via secondaria che conduce finalmente a Nyksund, la nostra destinazione finale.
La strada ad un certo punto diventa sterrata e stretta, gli ultimi dieci chilometri seguono la costa…bellissimo, un panorama incredibile!
Non pensavamo fosse un luogo così isolato…la cosa a dire il vero non ci disturba affatto, anzi…
Nyksund è davvero particolare, è un vecchio villaggio di pescatori in via di ristrutturazione, si respira una atmosfera unica.
Troviamo senza fatica il monolocale che abbiamo affittato (bellissimo!), dalla finestra vediamo il mare.
Andiamo subito a fare un giro: le case sono quasi tutte chiuse o in restauro, questo villaggio, costruito come borgo di pescatori a fine 1800, è stato quasi completamente distrutto da una tempesta nel 1975. I pochi abitanti che ancora vivevano qui se ne sono andati, abbandonando quel che restava delle loro case. Per anni Nyksund è stato un villaggio fantasma; poi a partire dagli anni ’80, grazie soprattutto a privati, è iniziata piano piano la ricostruzione e il recupero delle vecchie case.
Ci sono diverse insenature, bellissime e tranquille, dove ammirare il mare…che favola…
Tornati ” in centro” troviamo un unico ristorante aperto, dove gustiamo una cena deliziosa. Molto carino il locale e personale cordiale e professionale.
Sappiamo sin da ora che sarà difficile andare via da qui…forse strapperemo i biglietti del volo di ritorno…
3 Maggio
Le Vesteralen sono un gruppo di isole abbastanza grandi, impossibile vederle tutte in 4 giorni. Inizialmente pensavamo di visitarne un paio, ma ora che siamo qui a Nyksund la voglia di prendere l’auto e andare in giro scarseggia…
Uno dei luoghi che volevamo vedere era Stø, dall’altra parte del promontorio. Con grande gioia abbiamo scoperto che esiste un sentiero chiamato “Il sentiero della Regina”, tra i più belli della regione, che collega Nyksund a Stø: secondo voi possiamo perdercelo? Assolutamente no !
Quindi zaino in spalla e scarponcini ai piedi, si parte.
La giornata è limpida e c’è un sole splendido, perfetto!
Il sentiero della regina ha 2 varianti: la prima è la via più lunga, circa 15 chilometri, che passa internamente tra le montagne, in questa stagione è ancora poco fattibile per via della neve e del ghiaccio ancora presente in altura; la seconda costeggia il mare, è più corta ed è percorribile anche adesso ( almeno speriamo!).
Il sentiero parte poco fuori Nyksund, inizia a salire, in meno di 10 minuti si arriva in una piana con 3 laghi molto belli, ancora tutti ghiacciati.
Ci sono anche alcune case molto carine, il sentiero ci passa a fianco.
Si sale ancora e non mancano punti panoramici davvero belli.
Il sentiero è stretto e non troppo confortevole, sale tagliando in diagonale la montagna fino ad arrivare ad una “sella”
Si prosegue di cresta, il panorama è magnifico, si ha la visuale su Nyksund da una parte e sulla baia che precede Stø dall’altra.
Poco dopo si arriva ad un piccolo colle, dove c’è il bivio tra il sentiero lungo e quello che costeggia il mare.
Andiamo a sinistra, verso il mare. C’è un po’ di neve ghiacciata che rende scivolosa la discesa, se non c’è la neve c’è il fango…
Scendiamo lentamente verso il mare, la prima parte del sentiero è piuttosto ripida, fortunatamente la neve sparisce dopo pochi metri, il fango invece no.
Finita la discesa si arriva nella piana in riva al mare. Ci sono alcune case molto belle e un lago ghiacciato proprio a pochi metri dal mare.
Gabbiani e cormorani fanno allegramente il bagno e pescano il loro cibo. Avvisitamo anche tre belle aquile proprio sopra di noi, maestose ed eleganti volano in cerchio.
Camminiamo lungo la costa, il mare ha un colore meraviglioso ed è limpidissimo.
La temperatura oggi è decisamente primaverile, solo il vento ogni tanto ci fa sentire qualche brivido.
Il terreno è molto bagnato, la neve probabilmente si è sciolta da poco.
Ad un certo punto arriviamo su una piccola altura e… sorpresa! Sotto di noi una bellissima spiaggia dorata…
Che meraviglia!! Un’insenatura bellissima, riparata dal vento, il mare è cristallino.
Attraversiamo la spiaggia, ovviamente tocchiamo l’acqua che non é proprio tiepida…poi il sentiero sale leggermente e da più in alto ammiriamo ancora la piccola deliziosa baia.
Finalmente, dopo più di tre ore di cammino, arriviamo a Stø.
Il piccolo villaggio è punto di partenza per gite organizzate in barca, alla ricerca di balene e foche.
In questo periodo però l’agenzia è ancora chiusa, le escursioni iniziano da metà maggio a settembre.
Nel villaggio c’è un piccolo porto con qualche barca ormeggiata.
Dopo un breve sosta per riposarci e mangiare qualcosa ripartiamo, la strada per il ritorno è lunga.
Il tempo che impieghiamo però è più breve, forse perché ormai il sentiero non ha più segreti per noi.
Arrivati al colle vediamo che il cielo si sta rannuvolando, il panorama in ogni caso e super!
In lontananza ecco apparire Nyksund…
É stata davvero una bella escursione, siamo molto soddisfatti!
4 Maggio
Stamattina c’è qualche nuvola ma la luce è sempre bellissima. Oggi visiteremo l’isola di Andøya, ecco il link con la mappa e l’itinerario:
https://drive.google.com/open?id=1k2CUAz5s7eehmI5QhQdCu_updvw9SmIv&usp=sharing
L’isola di Andøya ha un paio di località note: Andenes famosa per il whale watching e Bleik con la sua bella e lunghissima spiaggia.
Per arrivare sull’isola di Andøya attraversiamo il lungo ponte di Sortland, collegamento tra le isole Langoya ( dove si trova Nyksund) e Hinnøya; costeggiamo quest’ultima fino ad incontrare un altro ponte che ci conduce ad Andøya.
Lungo il percorso vediamo bei panorami e in lontananza belle montagne ma in generale il paesaggio non è particolarmente emozionante. Ad un certo punto ecco un’incontro particolare…
Un piccolo gruppo di renne attraversa la strada proprio davanti a noi! Probabilmente fanno parte di un allevamento però viste nel loro habitat, libere di pascolare dove vogliono, fa un certo effetto.
L’isola ha parecchie zone pianeggianti umide, dove vivono molti uccelli; vediamo anche parecchie oche selvatiche, forse sono appena arrivate per trascorrere qui l’estate.
Poco prima di Skarstein, a qualche chilometro da Andenes ci sono un paio di belle spiagge.
Arrivivati ad Andenes facciamo un breve giro in paese, grazioso e abbastanza vivace. La zona sul mare verso est è la più carina, anche più lontana dal piccolo aeroporto cittadino.
La spiaggia è bella, mare color turchese e montagne sullo sfondo completano meravigliosamente il panorama.
Poco lontano dalla città, seguendo la strada costiera che porta a Bleik, si incontra ” Adøya Space Center”, un centro spaziale da cui, a partire dagli anni sessanta, vengono lanciati missili-sonda a scopi scientifici; viene anche osservato il cielo e l’aurora boreale.
Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento può visitare il sito:
Pochi chilometri dopo vi è un’altra area appositamente attrezzata per osservare il cielo, zona perfetta per vedere aurore boreali e lunghe “notti” illuminate dal sole…
La strada che collega Andenes a Bleik è molto panoramica, passa alle pendici di ripide montagne e costeggia il mare, un paesaggio magnifico.
Poi ecco apparire la famosa spiaggia di Bleik, effettivamente è davvero molto bella.
La temperatura è gradevole, ne approfittiamo per fare una passeggiata e pranzo in spiaggia.
Bleik è una località interessante: oltre alla meravigliosa spiaggia, a pochi chilometri dal paese c’è un grazioso lago e le montagne circostanti offrono la possibilità di fare passeggiate, vi soni molti sentieri segnalati.
Di tutta l’isola di Andøya queste sono a nostro giudizio le due località da vedere; nel complesso è un’isola gradevole, in questa stagione poco frequentata. La maggior parte delle strutture ricettive si trovano ad Andenes e Bleik ma non sono moltissime.
Tornati a Nyksund, in attesa della cena andiamo a passeggiare sulle colline circostanti il villaggio che ci permettono di vedere il villaggio dall’alto.
Arriviamo poi al piccolo faro e incantati ammiriamo il mare, l’orizzonte e il cielo…
Che meraviglia…
5 Maggio
Quassù, a Nyksund, le giornate sono lunghissime già in questo periodo…ieri sera siamo andati a dormire verso le 23 e c’era ancora parecchia luce nonostante il cielo fosse nuvoloso.
Ci siamo svegliati alle 1.10 ed era solo un pochino più scuro…non è ancora il sole di mezzanotte ma è comunque meraviglioso.
La giornata è nuvolosa e il vento è molto forte ma non piove. Usciamo a fare una passeggiata, torniamo ai laghi ghiacciati sul sentiero della regina.
Poi bighelloniamo nei dintorni del villaggio, il cielo è sempre più scuro e minaccioso.
Nyksund anche con il cielo perturbato rimane un posto affascinante, che conquista chi come noi ama il silenzio, il suono del vento, il mare, i forti contrasti…
Rientriamo “a casa” per pranzo, appena in tempo per evitare la pioggia. Ieri abbiamo comprato del salmone affumicato, è decisamente ottimo e costa molto meno che in Italia.
La pioggia cade generosamente per tutto il pomeriggio; verso le 17, stufi di stare al chiuso, decidiamo di uscire a sfidare le intemperie. Vestiti come dei palombari, andiamo fino al faro.
La temperatura non è bassa, ci sono 11 gradi, ma vento e pioggia sono implacabili. Così dopo un’ora circa rientriamo infreddoliti e attendiamo l’ora di cena. Abbiamo prenotato un tavolo per le 19.30 al Nyksund Expeditionen; pare che nei week end al villaggio arrivi parecchia gente, meglio non rischiare ( anche perché non ci sono altri ristoranti aperti!)
Effettivamente quando arriviamo c’è un bel movimento ma il cameriere ci ha gentilmente riservato il nostro tavolo preferito, vicino alla finestra.
Gustiamo un antipasto tipo “tapas”, con assaggi diversi di pesce affumicato e non, alghe in insalata, salumi di renna, barbabietole in insalata, polpette fritte di baccalà e altre cosette. Tutto molto buono. Proseguiamo con un trancio di Halibut fresco con verdure e salsa bernese. Ottimo, delicato e morbido, completamente diverso da quello che si trova nei nostri mercati.
Concludiamo con un dolce, cheese cake alle fragole e brownie al cioccolato.
Intanto fuori il vento soffia ancora forte e continua a piovere…chissà cosa ci riserverà la notte…
6 Maggio
Ultimo giorno alle Vesteralen.
La vacanza sta per finire…
Per tutta la notte pioggia e vento ci hanno fatto compagnia, sembra che nemmeno adesso abbiano voglia di lasciarci. Diamo una guardo dalla finestra per capire com’è la situazione…
Il mare è molto mosso, per fortuna non dobbiamo prendere nessuna barca.
Prepariamo le valigie con calma, speriamo che la pioggia si attenui almeno un po’.
Verso le 10 siamo pronti, il cielo ci regala una piccola tregua così carichiamo i bagagli in auto senza bagnarci. Come sempre non vorremmo partire…questo è un luogo magico, di quelli che ti colpiscono al cuore e che speri di poter rivedere, un giorno…
Lasciato Nyksund, visitiamo il resto dell’isola di Langøya. Nelle guide turistiche consultate non abbiamo trovato molte informazioni su quest’isola, ci affidiamo alla cartina e al nostro intuito.
Qui di seguito il link con la mappa e i luoghi visitati:
https://drive.google.com/open?id=1_X1A2jnCN4OMRbWC0PXSuXSczLxfm9Zs&usp=sharing
Percorriamo quindi la strada 820 da Frøskeand in direzione Straume.
L’isola è una sorpresa…bellissimi panorami tra fiordi, montagne, laghi. Il fiordo di Skjellbogen è molto pittoresco, con vista su alcune piccole isole montuose. Dopo l’ultima insenatura la strada inizia a salire e si porta leggermente in quota. Paesaggi di montagna, neve e laghi ghiacciati; dopo una galleria di circa due chilometri la strada scende nuovamente verso il mare.
Arrivati a Rise, una piccolissima località, facciamo una deviazione verso il promontorio di Hovden. Magnifico, anche qui montagne a picco sul mare, piccole frazioni con case colorate e un paio di bellissime spiagge.
Il cielo intanto si fa sempre più scuro ed inizia a piovere. Torniamo sulla 820 e proseguiamo verso Straume. Lungo il percorso vi sono poche strutture ricettive, qualche campeggio. Non sono posti molto turistici, probabilmente sono zone frequentate soprattutto da gente del luogo durante i week end estivi.
Giriamo intorno al promontorio dopo Straume, bel mare e boschi, poche abitazioni. Terminato il giro ci ricongiungiamo alla strada principale e torniamo verso Sortland. Nel frattempo pioggia, vento e grandine non ci risparmiano…
Attraversiamo il ponte di Sortland e puntiamo verso Evenskjer, a circa 20 chilometri dall’aeroporto di Evenes. Passeremo lì la notte, nella stessa struttura che abbiamo utilizzato all’arrivo, poi domattina un aereo ci riporterà a casa…
Finisce qui il nostro viaggio in queste splendide isole della Norvegia. E’ stato un viaggio breve, intenso ed emozionante, superiore alla nostre aspettative.
Speriamo di essere riusciti a trasmettere il nostro entusiasmo per ciò che abbiamo visto con gli occhi e con il cuore, per noi è stato davvero un bellissimo viaggio, ci sentiamo di consigliarlo a tutti coloro che amano la natura e i forti contrasti.
Chissà…forse un giorno torneremo!