01 Giu Piemonte- Valli di Lanzo, Forno Alpi Graie, laghi di Sagnasse
Una domenica di fase II in tempo di Covid 19, ancora non si può viaggiare tra le regioni e quindi ne approfittiamo per fare una camminata tra le Alpi del Piemonte, la nostra terra.
Abbiamo scelto di andare Valli di Lanzo, la meta scelta sono i laghi di Sagnasse.
Ci sono due possibilità per raggiungere questi laghi:
La prima segue la strada carrozzabile che parte appena dopo la frazione di Pialpetta, sulla destra. I laghi sono indicati chiaramente. Ci si porta in quota finchè non si trova un parcheggio e la strada sbarrata, da questo punto in poi si prosegue e piedi. La strada è bella e sale dolcemente, fino ad un bivio, sempre sulla destra. Qui il sentiero si stringe un po ma è ben segnato e in mezz’ora circa si raggiungono i 2 laghetti. Passeggiata semplice e non particolarmente faticosa.
La seconda, quella scelta da noi, è la più lunga e impegnativa; il sentiero parte da Forno Alpi Graie, si lascia l’auto nella piazza del piccolo villaggio .
Inizialmente seguire il sentiero per il colle della Piccola; dopo circa dieci minuti di cammino costeggiando il fiume ecco il bivio: seguire il sentiero a destra, il numero 320.
Si inizia a salire, il sentiero è ripido, che passa tra le rocce scoscese della montagna. Il primo tratto è nel bosco, fitto e selvaggio.
Man mano che si sale, tra gli alberi, si vede la valle diventare sempre più piccola.
Ad un certo punto, quasi improvvisamente, si esce dal bosco e ci si trova su un pendio erboso pieno di bellissimi fiori: genziane, anemoni, viole , orchidee di montagna.
Davanti a noi le spettacolari montagne innevate del fondo valle.
Il sentiero è poco segnato, si deve stare molto attenti e seguire alcuni paletti nel terreno dipinti di bianco e rosso e alcuni segni sulle rocce. Dopo circa 15 minuti si arriva alle baite Gias, il panorama è molto bello, le baite sono in parte restaurate.
Restare a sinistra delle case e cercare le tracce del sentiero che sale ancora fino ai resti di altre case, le baite Gias Superiore.
Il sentiero è sempre poco segnato ma discretamente visibile e dopo circa mezz’ora si congiunge alla carrozzabile che arriva da Groscavallo/Pialpetta.
Si deve andare verso destra, la strada scende leggermente ma dopo altri venti minuti circa si arriva in un pianoro, dove ci sono i resti di un piccolo vecchio villaggio e finalmente il bivio per i Laghi di Sagnasse, lo stesso che si incontra percorrendo la strada carrozzabile.
Vi sono un paio di torrenti con alcune cascatelle che scendono dalla montagna, si intuisce che sono alimentati dalle acque dei laghi.
Dopo circa trenta minuti ecco apparire il primo lago sulla destra, limpido e delizioso.
Siamo leggermente più in alto, dove ci sono alcune baite ristrutturate e a pochi minuti, attraversando il torrente, si giunge al secondo lago, dove si specchiano le montagne circostanti.
Abbiamo impiegato circa tre ore di cammino.
Ci riposiamo seduti su una roccia e gustiamo il nostro pranzo. Sulla pietraia dall’altra parte del lago notiamo uno stambecco di vedetta che ci osserva attentamente. Qui la natura è splendida, ogni angolo ha qualcosa da svelare, l’aria profuma di fiori.
Dopo esserci riposati iniziamo la discesa, sulla stessa via dell’andata.
Nonostante avessimo percorso il sentiero poche ore prima, abbiamo avuto qualche difficoltà nel trovare il punto in cui il sentiero si inoltra nel bosco.
Dopo aver vagato un po finalmente, grazie all’orientamento di Umberto, l’abbiamo trovato. Bisogna stare molto attenti durante la salita e prendere molti punti di riferimento.
Sono state necessarie altre 3 ore circa per arrivare nel centro abitato di Forno, la discesa è stata faticosa quanto la salita!
La gita è molto bella e varia ma è adatta a discreti camminatori, per famiglie o persone poco allenate è meglio arrivare dalla strada carrozzabile. In ogni caso, qualsiasi sia il sentiero che si sceglie, la natura ci ripaga con le sue meraviglie!