29 Gen Islanda- Diario di Viaggio- Episodio 6– Jökulsárlón, parco di Vatnajökull
11 Agosto 2016
Partiamo presto da Seyðisfjörður, siamo diretti a Höfn, sulla costa meridionale dell’Islanda. Il tragitto è di circa 220 chilometri e lungo il percorso prevediamo di fare parecchie soste. Arrivati ad Egilstaðir prendiamo la statale 1 in direzione sud.
Purtroppo il tempo non è dei migliori, ci godiamo comunque la vista del lago Lagarfljót. Il paesaggio è molto bello e il lago infonde un senso di pace anche se una leggenda dice che un terribile e spaventoso mostro vive proprio in queste gelide acque…Con o senza mostro da Egilstaðir è possibile fare parecchie escursioni interessanti. Molte agenzie di viaggio locali propongono la visita alla cascata Hengifoss, la seconda più alta di Islanda; oppure per i più atletici l’ascesa al monte Snæfell, uno dei più alti di Islanda. Questa zona ha molto da offrire, siamo certi che tutte le escursioni siano molto belle.
Procediamo sulla Hringvegur e dopo pochi chilometri la strada si allontana dal lago; in questa zona non è molto larga, ma il bello deve ancora venire…pur essendo la strada principale del paese, poco prima del bivio per Breiðdalsvík diventa sterrata e piuttosto accidentata. Nel frattempo inizia a piovere, la strada sale verso il passo di Breiðdalsheiði ed è veramente brutta. Arriviamo in cima al passo avvolti da una fittissima nebbia, non riusciamo a vedere quasi nulla… Finalmente i fari di un’altra auto che procede in senso contrario ci fa sentire meno soli, è l’unica auto che abbiamo incontrato finora. Iniziamo la discesa verso valle con stretti e ripidi tornanti, poco più giù finalmente la nebbia scompare; la pioggia però no, anzi…Quando arriviamo a Breiðdalsvík piove molto e tira un vento forte, il mare è agitato. Decidiamo di proseguire senza fermarci. La strada finalmente è di nuovo asfaltata e costeggia il fiordo fino ad arrivare a Djúpivogur: poche case su una bella baia.
Costeggiamo ancora baie e fiordi, alcuni scorci sono splendidi nonostante la forte pioggia. Lungo tutto il tragitto non si incontrano ristoranti o bar, solo poche fattorie sperdute ma assolutamente affascinanti.
Finalmente arriviamo ad Höfn, il nostro hotel è a circa 15 chilometri dal paese, in localita Lindarbakki. E’ un hotel del gruppo Fosshotel, un po’ grande per i nostri gusti, ma in posizione incantevole…in lontananza si vede il ghiacciaio Vatnajökull e montagne spettacolari, una vera meraviglia! Siamo incantati…
Dopo aver fatto check in e lasciato i bagagli in camera decidiamo di andare a vedere la famosissima laguna glaciale Jökulsárlón, dal nostro hotel dista circa 65 chilometri. Il paesaggio lungo la strada è bellissimo, alcune lingue del ghiacciaio arrivano quasi ai piedi della strada e le montagne circostanti sono splendide…spettacolare !!
Arriviamo a Jökulsárlón, c’è un grande parcheggio e tanta gente. Facciamo un breve tragitto a piedi ed arriviamo alla laguna…rimaniamo senza parole…la bellezza di questo luogo è davvero indescrivibile!!
Il grande ghiacciaio Breiðamerkurjökull sovrasta maestoso la laguna, dalla sua base si staccano iceberg di varie dimensioni che galleggiando sulle acque del lago iniziano il loro viaggio verso il mare.
Il percorso è breve, solo qualche centinaio di metri, ma gli iceberg impiegano parecchio tempo ad arrivare al mare e il loro fluttuare nell’acqua sembra una danza…
Le sfumature di colore vanno dal bianco all’azzurro intenso, su alcuni iceberg è possibile vedere residui di cenere vulcanica, depositati sulla superficie del ghiaccio durante eruzioni di chissà quanti anni fa…
Il grande ghiacciaio ha iniziato a ritirarsi meno di cento anni fa a causa dell’innalzamento delle temperature e sciogliendosi ha creato a poco a poco questa meravigliosa laguna. Su alcuni pannelli informativi vediamo vecchie fotografie risalenti al periodo 1920-1930: il ghiacciaio arrivava a lambire la strada e della laguna non c’era traccia! Un fenomeno che sconvolge per la velocità con cui si sta manifestando e che fa riflettere molto…
In loco ci sono un paio di agenzie che organizzano giri in barca nella laguna: durano circa 40 minuti e partono ogni 3o. Noi preferiamo goderci il posto da terra e camminiamo lungo i sentieri un paio d’ore.
Siamo letteralmente incantati da questo luogo così surreale e fantastico, ogni angolo è diverso e in costante evoluzione.
Torniamo a Höfn per cena; la specialità della zona sono le humar o scampi e ovviamente non resistiamo alla tentazione di assaggiarli: vi assicuriamo che sono deliziosi, mai mangiati così buoni!!
12 Agosto
Come sempre sveglia presto e partenza per Skaftafell, l’accesso al parco Vatnajökull. Arriviamo dopo aver fatto tantissimi stop fotografici, il paesaggio tra Höfn e Skaftafell è superbo. Ci dirigiamo al centro visitatori, raccogliamo qualche informazione sulle escursioni che si possono fare e optiamo per la visita al ghiacciaio Skaftafellsjökull, a solo un’ora di cammino. Il sentiero è molto agevole, il primo tratto si può percorrere anche con carrozzine o sedie a rotelle e arriva in un punto da cui è possibile ammirare il ghiacciaio. Proseguendo si arriva a una piccola laguna, simile a Jökulsárlón, ai piedi dello Skaftafellsjökull . Un’escursione facilissima che permette a tutti di apprezzare la bellezza e la maestosità di questa immensa massa di ghiaccio. Purtroppo si nota anche la sofferenza di questi ghiacciai, l’innalzamento della temperatura li sta sciogliendo velocemente. Ci si rende conte di quanto siano fragili e di come questo prezioso ecosistema stia cambiando.
La seconda escursione ci porta alla cascata Svartifoss, detta la cascata nera. Il sentiero è ben tracciato anche se ripido. La vista della cascata è emozionante, non ha una portata d’acqua spettacolare, ma è circondata da colonne di basalto nere che la rendono unica e bellissima, con un fascino del tutto particolare.
Il parco deve il nome all’omonimo ghiacciaio, il Vatnajökull, una delle calotte glaciali più grandi al mondo. Nascosti sotto questa enorme massa di ghiaccio ci sono parecchi vulcani attivi e ogni eruzione è un pericolo sotto molti punti di vista: il magma scioglie il ghiaccio che è contenuto nella caldera del vulcano con vere e proprie esplosioni;verso valle si riversa una massa formata da acqua, fango, lava, iceberg, massi e pietre. Alcune di queste eruzioni in zona sono state devastanti. Il fenomeno si chiama Jökulhlaup e uno dei più distruttivi è stato nel 1996. Molti libri spiegano in modo esaustivo il fenomeno e la lettura è davvero interessante per comprendere meglio il territorio.
La giornata è trascorsa molto velocemente ed è stata molto emozionante. Il parco è bellissimo, meriterebbe restare più giorni per poter fare escursioni più impegnative e conoscere meglio il territorio.
Il centro visitatori fornisce molte informazioni interessanti su flora, fauna, turismo ecosostenibile, possibilità di pernottamento in zona, tour organizzati.A noi è piaciuto particolarmente questo cartello posizionato sopra una fontanella, a fianco dell’ingresso.
Torniamo ad Höfn, ceniamo in una fattoria fuori paese, vicina all’hotel. Tutto ottimo e molto caratteristico.
Domattina riprendiamo il viaggio per affrontare l’ultima tappa del nostro itinerario…si avvicina l’ora di tornare a casa.