24 Set Irlanda 2018- Diario di viaggio- Episodio 2- Irlanda del Nord e dintorni di Dublino
Riprendiamo il viaggio … qui di seguito la mappa dei luoghi che abbiamo visitato nell’Irlanda del Nord.
31 Luglio 2018
Oggi nuovamente in viaggio: da Greencastle nel Donegal passeremo nella parte britannica dell’Irlanda, l’Ulster.
Il clima non è dei migliori, tira un vento forte ed è molto nuvoloso, temperatura 14° C.
Lasciamo il B&B e la gentile Mery subito dopo colazione.
Da Greencastle parte un’imbarcazione che attraversa la piccola porzione di mare tra l’Irlanda e l’Ulster, arrivando a Magilligan point. L’alternativa è passare via terra da Londonderry ( o Derry).
Il viaggio in battello dura solo una quindicina di minuti contro un’ora abbondante di strada.
Arrivati al porto però scopriamo che le barche non partono causa mal tempo, il mare è decisamente mosso. Così non possiamo fare altro che procedere via terra.
Poco dopo Greencastle termina la bellissima Wild Atlantic Way, la strada che con i suoi 2500 chilometri percorre tutta la costa atlantica, da Cork a Derry. L’abbiamo percorsa tutta, una parte l’anno scorso e una parta quest’anno. É veramente un percorso splendido, un modo per apprezzare il mare e la costa irlandese.
A Nord la strada costiera si chiama Causeway Costal Route ed è lì che ora ci dirigeremo.
Si passa in Ulster poco prima di Derry, non c’è nessun tipo di confine o controllo da parte delle autorità…chissà se cambierà qualcosa dopo la Brexit!
Il primo sito interessante che incontriamo è Downhill Demesne dove è possibile visitare le rovine dell’antico palazzo e il Mussedden temple, una delle famose location della serie TV “Trono di spade”.
Purtroppo piove e il vento è sempre molto forte, decidiamo di non fermarci e proseguiamo. Per fortuna poco dopo il tempo migliora un po’, facciamo due passi per sgranchirci le gambe a Portstewart, una piccola cittadina sula mare. Nulla di che, bella la vista lungo la costa.
Ormai manca poco a Bushmill e alla Giant’s Causeway Cost, dove abbiamo prenotato l’hotel.
Lungo la strada vediamo le belle rovine del castello di Dunluce, molto suggestive; ci torneremo quando il tempo migliora (speriamo)
Siamo in anticipo per fare il check in, così decidiamo di andare subito al “Sentiero dei Giganti”, il tratto di costa con fantastiche rocce basaltiche.
Il sito è molto turistico, c’è una marea di gente. Il bel centro visitatori è affollatissimo: costruito con tutte le più avanzate tecnologie ecologiche, fornisce molte utili informazioni sull’area e la sua geologia; compreso nel biglietto di entrata ( 11,5£ a testa) c’è l’audioguida in moltissime lingue, tra cui l’Italiano, che accompagna il visitatore lungo tutto il percorso con utili informazioni e con il racconto della leggenda di Finn McCool, il gigante che avrebbe creato questo selciato in basalto per raggiungere la Scozia.
Ovviamente la verità è un’altra e ci viene spiegata dai geologi: queste rocce spettacolari si sono formate milioni e milioni di anni fa da potenti eruzioni vulcaniche; l’erosione dovuta all’acqua, al mare e alle ere glaciali hanno fatto il resto. Oggi il selciato dei giganti è un insieme di incredibili rocce basaltiche prevalentemente di forma esagonale…solo la natura può creare simili meraviglie!
Come abbiamo detto poco fa il sito è molto turistico e le persone che lo visitano ogni giorno sono tante…così tante da togliere in parte la poesia e la magia che questo luogo esprime. Se si riesce in qualche modo a superare lo shock della folla beh…non rimane altro da fare che godersi questo splendido posto.
Vi sono diversi sentieri da percorrere, oggi viste le condizioni meteo optiamo per quello più corto; vi racconteremo nei prossimi giorni qualcosa in più sulla Causeway costal way e sui suoi itinerari pedonali.
1 Agosto 2018
Che dire di questa giornata…intensa? SI – Bella? SI- Umida?…anche di più!!!
Il servizio meteo prevede pioggia per le 14 circa, quindi noi facendo tutti i nostri calcoli e le nostre elucubrazioni abbiamo costruito il programma per la giornata.
Dopo una abbondante colazione ( prosciutto cotto e formaggio con pane fresco, uova strapazzate e salmone, macedonia di frutta fresca, un paio di piccole brioches, succo e caffè) ci rechiamo alla fermata del bus n.ro 172, a pochi passi dall’hotel. Ci porterà a Carrick-a-Rede Rope Bridge, il famoso ponte di corda sospeso, che collega la terra ferma con un piccolissimo isolotto.
In questa zona il servizio autobus è molto comodo ed efficiente, in estate viene potenziato con corse più frequenti; percorre tutta la tratta da Coleraine fino a Ballycastle, passando così per tutti i siti più interessanti.
L’autobus è alle 9.10 e in circa 15 minuti ci porta a destinazione, il costo è di 3,20£; poi da lì torneremo a piedi, seguendo il sentiero costiero della Causeway. Rientro previsto per le 14.30 circa, il percorso è lungo 15 chilometri.
Scesi dal puntualissimo autobus, arriviamo alla biglietteria; è ancora chiusa e c’è già un po’ di coda. Pochi minuti di attesa e poi si và. Il biglietto costa 8£ a persona. Suggeriamo a tutti i futuri visitatori di arrivare presto, entro le 9.30 ( orario di apertura) in modo da evitare lunghe code, questo luogo richiama molti turisti!
Il ponte è ad un chilometro dalla biglietteria, per fortuna per ora c’è il sole!
Quando arriviamo al ponte altra coda… si passa pochi alla volta, sotto di noi circa 30 metri di vuoto; larghezza e lunghezza del ponte sono, in metri, rispettivamente 1 e 20.
Per chi soffre di vertigini non è certamente indicato: non è pericoloso ma ondeggia un po’ e 20 metri possono sembrare molti di più! Per tutti gli altri è una bellissima esperienza…con un po’ di brivido!!
Arrivati sull’isoletta di Carrick-a- Rede si viene ripagati da un panorama di grande bellezza: proprio davanti si ha Rathlin Island e l’oceano dalle mille sfumature di colore…che spettacolo!!
Sull’isola c’è anche una casetta dei pescatori, sono loro che ogni primavera ripristinano il ponte.
Secondo passaggio, si rientra sulla terra ferma, stessi brividi lungo la schiena…
Ancora qualche foto poi iniziamo il percorso di rientro, da Carrick-a-Rede alla Giant’s Causeway; il sentiero parte in prossimità del secondo parcheggio auto ed è indicato come “Causeway Costal Way”
Si passeggia tra campi coltivati a cereali e patate, sempre costeggiando il mare. Il sentiero è ben tracciato anche se in alcuni punti qualche indicazione in più sarebbe gradita. Per terra nemmeno un pezzo di carta o altri rifiuti, tutto perfettamente pulito.
Si passa anche tra piccoli villaggi e case vacanza.
Uno dei luoghi più famosi è Ballintoy Harbur, la baia dove sono state girate alcune scene della serie TV ” Trono di spade”; indipendentemente dalla fama, la baia è molto bella e suggestiva.
Ovviamente il sole non c’è più e nuvole cariche di pioggia si avvicinano minacciose…
Arriviamo ad una bellissima e grande spiaggia dorata, la ” White park bay” ; dalla cartina vediamo che dobbiamo percorrerla tutta e passare sotto una parete rocciosa alla fine della baia. Il sentiero qui è un po’ da interpretare comunque riusciamo a passare. Bisogna però stare attenti alle maree, in questo punto e in un altro poco più avanti se c’è alta marea non si passa; prima di partire meglio verificare l’orario delle maree!
Intanto inizia a piovere, siamo solo ad un terzo del percorso!
Procediamo attrezzati di tutto punto, con un bel poncho impermeabile si risolve tutto ( o quasi!)
Intorno a noi un panorama spettacolare…il sentiero sale e scende dalle scogliere, vediamo rocce dalle stranissime forme, plasmate dagli eventi atmosferici sembrano uscire da un dipinto!
Nonostante la pioggia ci godiamo estasiati il paesaggio.
Impieghiamo più tempo del previsto, anche perché il sentiero è diventato fangoso e dove ci sono le rocce si scivola.
Ad un certo punto, mentre dalla cima di una scogliera ci affacciamo su una piccola baia, vediamo in mare un “qualcosa” che nuota…proviamo a guardare con il binocolo ma non riusciamo a capire di che animale si tratta; sembra un cetaceo ma a quale famiglia appartenga non si sa! La cosa ci emoziona tantissimo, sono giorni che scrutiamo il mare in cerca di un qualsiasi animale; poi quando meno te lo aspetti e sei nelle condizioni non proprio ottimali (pioggia, vento, cappuccio umido sulla fronte, mani bagnate…) ecco che si avvista un essere vivente ! Che meraviglia la natura…
Felici del nostro avvistamento continuiamo il cammino ma iniziamo ad essere stanchi e soprattutto bagnati; ad un certo punto finalmente vediamo dall’alto il selciato del gigante… pochi minuti e siamo in hotel!
Abbiamo percorso in tutto quasi venti chilometri, camminando per cinque ore e mezza; senza pioggia sarebbe stato tutto più semplice, in ogni caso è stato bello, anzi di più!!
Dopo una doccia calda andiamo a rifocillarci con un’ottima cena al “Tartine” di Bushmills; dopo un paio di serate in cui le cene non erano state gran che, usciamo soddisfatti, sperando di non vedere altre nuvole all’orizzonte.
2 Agosto 2018
Anche questa mattina le nuvole sono protagoniste: è una giornata decisamente grigia, senza vento, più calda del solito ( ci sono 20°C ). Parlando con gente del luogo abbiamo saputo che a Giugno c’è stato un clima fantastico, senza pioggia, con giornate calde e soleggiate… adesso purtroppo le cose sono cambiante…
In ogni caso, noi qualcosa da fare lo troviamo sempre !
Dedichiamo parte della mattinata alla visita del castello di Dunluce, a pochi chilometri dal “Selciato del gigante” e da Portrush
Location spettacolare, a picco sul mare, su un bel promontorio dominante.
L’ingresso costa 5,5£ a persona, insieme al biglietto viene fornito un opuscolo informativo tradotto in molte lingue compreso l’italiano.
Il castello risale al XVI secolo e fu dimora dei conti di Atrim per parecchio tempo. Nel corso degli anni l’aspetto è stato modificato più volte, aggiungendo torri fortificate o dimore per gli ospiti. Oggi, quel che rimane dell’antico castello ci permette di immaginare come poteva essere la vita in quel periodo.
All’ingresso vi sono i resti delle scuderie e del birrificio…ebbene sì, si produceva birra per il conte e i suoi ospiti direttamente nel cortile del castello; poi attraverso un ponte, in origine un ponte levatoio, si entra nel castello vero e proprio.
Grazie al lavoro di restauro è possibile vedere cucine, camere per gli ospiti, torrette, camini… tutto molto suggestivo.
La visita ci ha impegnato gran parte della mattinata; seconda tappa di oggi the Dark Hedges, il viale alberato di faggi più famoso di Irlanda, set cinematografico de “Il trono di Spade”. Si trova ad una quindicina di chilometri sia da Ballicastle che da Bushmills, lungo una piccola strada secondaria. Questi faggi sono molto vecchi, furono piantati alla fine del 1700, per creare un viale di accesso alla dimora della famiglia Stuart.
Al di là dell’essere famoso per la serie TV, questo viale è davvero incantevole. L’intreccio che formano i rami dei faggi è unico e si percepisce tutta l’energia che questi alberi emanano…se potessero parlare chissà quante cose avrebbero da raccontare…
Purtroppo la strada che attraversa il viale non è chiusa al traffico, anche se è secondaria qualche automobile vi transita ed è, a nostro giudizio, un vero peccato, questi alberi secolari meritano rispetto e andrebbero protetti maggiormente.
E’ possibile parcheggiare l’auto nel parcheggio dell’hotel che si trova a pochi metri di distanza; percorrere il viale a piedi, ammirando questi bellissimi alberi da vicino è un vero spettacolo.
Visitiamo poi velocemente Ballycastle, cittadina da cui è possibile traghettare per Rathlin Island e per la costa della Scozia. Non vi sono articolari attrattive da segnalare.
Proseguiamo lungo la strada costiera fino a Cushendun. La strada è molto panoramica, decisamente stretta e tortuosa, affacciata sul mare, anzi a picco sul mare! Lungo il percorso facciamo alcune deviazioni: la prima a Fair Head, altra location di “Trono di Spade”. Si lascia l’auto in un piccolo parcheggio raggiungendo a piedi la sommità del promontorio, affacciato direttamente su Rathlin Island. Peccato piova e sul mare ci sia foschia…
La seconda deviazione ci porta a Torr Head, un altro bellissimo punto panoramico da cui si vede la costa della Scozia, che dista solo 19 chilometri… viene voglia di prendere una nave a andare a fare un giro…una bella idea per un prossimo viaggio!!
L’ultimo tratto di strada per arrivare a Cushendon è sempre strettissimo e il panorama altrettanto spettacolare !
Cushendon è un piccolissimo e grazioso villaggio, dove c’è soltanto un minimarket e poco più. Una bella spiaggetta e un fitto bosco alle spalle sono la sua cornice naturale.
Verso le 20 termina di piovere e appare il sole…dopo cena facciamo una passeggiata sulla Giant’s Causeway a vedere il tramonto…come regalo di fine giornata non c’è male!
3 Agosto 2018
La parola del giorno è…nebbia!!
Ad essere più precisi nuvole basse, ma così basse che in alcuni momenti toccano il mare…in ogni caso…eccoci sulle strade della contea di Atrim, ad esplorare la regione.
Percorriamo la strada costiera fino all’isola Magee, ad una trentina di chilometri da Belfast.
Fino a Cushendun conosciamo la strada; da sottolineare la bellezza del Ballypatrick Forest Parck, un fitto bosco di conifere e altre specie che confina con la strada.
Siamo nella zona chiamata “Glens of Atrim”, ovvero l’area che racchiude nove strette vallate che dall’interno della regione giungono fino al mare. Una zona ancora selvaggia, dove si alternano foreste, praterie d’altura e sul finire il mare. Strette strade percorrono in lungo e in largo le valli, collegando tra loro piccoli villaggi.
Dopo Cushendun, lungo la Atrim cost road incontriamo Cushendall e Glenariff con la bella spiaggia di Waterfoot.
Entrambi i villaggi sono graziosi e tranquilli. Il Glenariff Forest Parck è la vera attrattiva della zona, con i suoi sentieri escursionistici, cascate, bei paesaggi.
Dopo Garron point si raggiunge la baia di Carnlough dalla bella forma semicircolare; Il paesino è grazioso, vediamo molte famiglie passeggiare lungo la spiaggia.
Il luogo più famoso dei Glens è Glenarm: grazioso villaggio con case colorate.
Alcune sono antiche, risalgono al XVIII, infatti Glenarm si vanta di essere il villaggio più antico dei Glens.
Dalla parte alta del paese si gode una piacevole vista
Vi è anche un castello, con parco annesso che pare essere molto bello; al momento è chiuso quindi vediamo solo le mura e il portone.
La costa fino a Larne non è eccezionale e la cittadina non offre nulla di particolare; andiamo oltre ed arriviamo nella Magee Island.
La maggiore attrattiva di quest’isola è il sentiero dei Gobbins, un percorso attrezzato lungo la scogliera che offre suggestivi panorami di queste ripide pareti. Al sentiero si accede solo se accompagnati da una guida, previo pagamento di un biglietto di ingresso. Un bel centro visitatori organizza i tour di quasi 3 ore lungo questo percorso; il sentiero è stato progettato nei primi anni del XX secolo, poi abbandonato. Solo nel 2014 è stato ripristinato per farne una attrazione turisitica. Purtroppo è INDISPENSABILE effettuare sul sito internet la prenotazione con largo anticipo; noi abbiamo sottovalutato la cosa, pensando di poter organizzare il tour con tre quattro giorni di anticipo, anche in funzione delle condizioni meteo, non abbiamo trovato disponibilità…visto che eravamo in zona siamo andati di persona al centro visitatori sperando ci fosse ancora qualche possibilità ma nulla da fare… peccato!!
Per chi fosse intessato, ecco il sito internet da consultare
http://www.thegobbinscliffpath.com/
Ci limitiamo quindi a fare il giro dell’isola, il cielo è molto grigio e pioviggina, della costa vediamo ben poco!
Tornati sulla strada principale decidiamo di passare nell’entroterra per vedere l’altra parte dei Glens, quella più montagnosa. Peccato avere come compagna di viaggio la nebbia, che proprio non se ne vuole andare…così non riusciamo a fare nemmeno una foto… ci rendiamo conto che il paesaggio è molto bello ma purtroppo le cime delle montagne sono incappucciate e la costa non si vede.
Raggiunta Ballycastle le nuvole si sono un pochino sollevate; percorriamo la strada costiera e facciamo sosta a White Head, un bel punto panoramico; nella baia, arroccato su un piccolissimo promontorio c’è il castello di Kinbane
Costruito nel 1550 circa, è stato utilizzato solo per breve tempo; si raggiunge percorrendo una scalinata di 140 gradini!
Arrivati al castello, un sentiero permette di arrivare in cima al promontorio… bellissimo, sembra di volare sul mare…
Ancora una sosta a Portaneevey view point prima rientrare in hotel, bellissima vista sul Carrick-a-Rede, il ponte di corda.
E sulla costa di Rathlin Island
Anche stasera, come ieri, le nuvole si sollevano un po’…peccato però che la giornata sia finita…
4 Agosto 2018
Dedichiamo la giornata alla Giant’s Causeway…è un luogo così particolare e meraviglioso che abbiamo voglia di camminare ancora un po’ in zona e goderci questi magnifici paesaggi.
Un pallido sole fa capolino tra le immancabili nuvole…evviva, un segno di buon auspicio!!
Iniziamo percorrendo la parte di sentiero che dal Causeway Hotel, dove soggiorniamo, porta a Portballyntrae, un piccolo villaggio con una bella spiaggia.
Iniziare la giornata con una camminata in riva al mare è estremamente rilassante e al tempo stesso energizzante…
La baia è molto bella e tranquilla, la balneazione però pare essere pericolosa a causa di forti correnti.
Al fondo della baia c’è Portballyntrae, con le sue case bianche; dall’altra parte, verso la Giant’s Causeway, c’è un castello privato…posizione incantevole ( e invidiabile!!).
Il sentiero del “Selciato del gigante” parte proprio sotto questo bel castello e inizia a regalare scorci panoramici magnifici.
Ritornati in zona hotel e centro visitatori, passiamo dalla parte alta del sentiero che porta in cima alle scogliere dove si ha una panoramica dall’alto del selciato ( e si evita la ressa di visitatori ).
Abbiamo scoperto che il biglietto si paga solo se si entra nel centro visitatori: è possibile accedere al sito passando lateralmente all’hotel o al centro, seguendo i sentieri; non è assolutamente vietato, non si infrange nessun regolamento! Passare dal centro visitatori è sicuramente interessante però se si vogliono fare più visite, magari anche in momenti particolari come all’alba o al tramonto, è possibile accedere e nulla è dovuto.
Viste dall’alto, le persone sul selciato di basalto sembrano formiche all’arrembaggio…
Basta allontanarsi di qualche chilometro e tutto torna ad essere più calmo e silenzioso, ci accompagna solo il suono del vento…
Il tratto di costa della Giant’s Causaway è lungo circa otto chilometri e passa sopra baie e insenature di una bellezza straordinaria. A nostro giudizio il tratto più bello e ricco di formazioni rocciose spettacolari.
Cliccando sul Link potete leggere l’articolo dedicato a questo meraviglioso tratto di costa
https://www.unalternativa.it/viaggi/europa/irlanda/il-selciato-del-gigante/
E’ così bello da non sembrare vero e nonostante tutta la gente intorno è un luogo di pura magia.
Che spettacolo, guardate le persone sulla cima della scogliera…come sono piccole…
E’ qualsi l’ora del tramonto, la giornata è trascorsa velocemente, il tempo è stato clemente e ci siamo goduti un po’ di sole… cosa ne dite…splendido vero?
5 Agosto 2018
Oggi lasciamo la Giant’s Causeway, ci dirigiamo a sud nella contea di Down, sotto Belfast. Il B&B che abbiamo prenotato è ad Ardglass, sulla costa.
E’ una giornata discreta, soleggiata con qualche nuvola. Partiamo subito dopo colazione, scegliamo la via più veloce, passando da Ballymena e poi verso Belfast attraverso l’autostrada M2; essendo domenica pensavamo di trovare molto traffico verso il mare invece la strada è scorrevole.
Allunghiamo un po’ il pecorso per visitare la penisola di Ards; superata la cittadina di Bangor facciamo una piccola sosta a Groomsport, per sgranchirci le gambe. Con nostra sorpresa il clima è decisamente mite, ci sono 22 °C; la spiaggetta cittadina è molto tranquilla, ideale per fare una passeggiata.
Proseguiamo il nostro tour in senso orario; uno dei centri più grandi che incontriamo è Donaghede con un lungomare grazioso.
Le spiagge sono estese, anche grazie all’effetto della bassa marea che in questa penisola è molto evidente.
Anche Ballywalter è un paese grazioso con una bella spiaggia.
La penisola di Ards è prevalentemente agricola, vengono coltivati cereali come grano, segala e orzo, alcuni campi si estendono fino al mare. Molto belli da vedere.
Al fondo della penisola, affacciata sulla baia di Strangford Lough c’è la piccola cittadina di Portaferry, la più carina della penisola. Da qui partono dei traghetti che portano passeggeri e auto sulla sponda opposta, a Strangford.
Proseguendo verso la città di Newtownards ancora campi coltivati e qualche bosco.
La penisola di Ards non è spettacolare, secondo noi non vale la pena fermarsi ma se si ha del tempo a disposizione si può passare per visitarla in giornata; non è una zona molto turistica, non abbiamo visto molte strutture ricettive.
Arriviamo ad Arglass verso le 16. Il paesino è in parte arroccato su una collina, c’è un piccolo porto con le barche dei pescatori e un bel campo da golf, proprio davanti al nostro B&B.
I proprietari sono molto gentili e ci accolgono con una tazza di caffè e degli scones ancora caldi.
La stanza è molto carina, la vista è decisamente rilassante
Dopo la buona merenda andiamo a fare una passeggiata in paese, non c’è molto da vedere: una torre, una chiesa e un castello…
Ceniamo da Aldo’s uno dei 2 ristoranti del paese: cozze alla crema, filetto di nasello con verdure, scampi in frittura, il tutto accompagnato da una Guinness…niente male…
6 Agosto 2018
Non è forse troppo stare un giorno senza pioggia??…qui in Irlanda forse sì, infatti questa mattina, guardano il mare dalla finestra della nostra stanza, abbiamo visto arrivare le nuvole e le prime gocce di pioggia…
Ormai siamo abituati a fare diversi programmi per la giornata, in base alle condizioni meteo decidiamo quale attuare. Visto che oggi non promette bene, optiamo per un giro di orientamento in cerca di sentieri per camminate nella natura.
Newcastle è una cittadina turistica sulla costa, a circa trenta chilometri da Ardglass, da noi soprannominata “il paese dei balocchi” per via di una serie di sale giochi e piccoli luna park al coperto che fanno la felicità di tutti i bambini.
Alle spalle di Newcastle ci sono le Mourne Mountains, dove è possibile fare molte escursioni a piedi.
Il centro informazioni turistiche ci fornisce interessanti indicazioni e mappe dei sentieri della zona; una rapida occhiata ed ecco trovata una gita per il primo giorno di bel tempo: ascesa al monte Slieve Donard, il più altro del gruppo, da cui si dovrebbe vedere tutta la costa. Ora aspettiamo solo che torni il sole!
Da Newcastle proseguiamo lungo la strada di costa fino ad Annalong, poi deviamo per la panoramica che punta verso le Mourne mountains; vediamo l’ingresso alla Silent Valley, una zona con laghi ed escursioni di varie lunghezze ed individuamo la partenza di qualche altro sentiero. Tutte informazioni utili per i prossimi giorni.
Le montagne sono molto belle, peccato non vedere il panorama con il sole: oggi le cime sono completamente avvolte dalle nuvole ma fortunatamente non piove più. Arriviamo nei pressi di un lago artificiale, lo Spelga Dam.
Poi la strada scende verso Hilltown, strada stretta ma in questi giorni abbiamo visto di peggio! Decidiamo di scendere verso il mare e puntiamo a Rostrevor, villaggio tra le colline e il mare.
Il tempo non migliora, torniamo verso Newcastle, facciamo una breve passeggiata percorrendo un sentiero di costa che parte da un parcheggio chiamato Bloody Bridge; non è nulla di speciale, dopo un paio di chilometri si arriva ad una spiaggia di ciotoli e da lì in poi il sentiero si perde.
Rientrati ad Ardglass cerchiamo di informarci meglio su questo piccolo villaggio e scopriamo alcune notizie interessanti:
Questo è il Jordan’s Castle: la sua storia ha ancora molti punti oscuri, pare essere stato cittadella Normanna tra il 1300 e 1400 poi conquistato dagli OO’Neills e successivamente conquistato dagli inglesi. Era torre difensiva ma anche abitazione.
Bathing House: costruzione di epoca Vittoriana, serviva alle dame del xix secolo come decorosa base d’appoggio tra un bagno e l’altro.
Il porticciolo ” Ardglass Marine” ospita piccole imbarcazioni di pescatori e non.
La via principale, dove si trova un murales fotografico dedicato alle celebrità che hanno visitato il villaggio.
Infine alcune casette colorate …
Terminiamo la serata cenando a Dumdrum, un piccolo ma grazioso centro vicino a Newcastle: ottima birra e pesce freschissimo!!
E ancora pioggia…
7 Agosto 2018
Il sole entra caldo e luminoso dalla finestra della nostra stanza, un risveglio che ci caria di energia.
Vista le bella giornata, dopo colazione raggiungiamo Newcastle, percorreremo il sentiero che porta in cima al monte Slieve Donard, con i suoi 850 metri è il monte più alto di tutto l’Ulster.
Per noi, abituati alle Alpi, non è certo una grande vetta ma per gli abitanti del luogo è un simbolo, una meta che tutti prima o poi raggiungono.
Il sentiero parte accanto al grande parcheggio “Donard Park” che si trova all’incrocio della Main Street con Bryansford Road.
Lasciata l’auto e indossati gli scarponi si parte! Zaino in spalla e via!
Il sentiero costeggia il fiume Glen, inizialmente sale in mezzo al bosco.
La meta è davvero ambita, ci sono molte persone che percorrono il sentiero: alcune con spirito molto competitivo partono “in quarta” cercando di staccare tutti, altri, come noi, hanno una filosofia un pochino diversa, meglio trovare il proprio passo e dosare le forze.
Man mano che si sale la fitta vegetazione lascia posto ad arbusti e fiori…bellissima l’erica.
Nel frattempo, camminando con il nostro passo da montanari piemontesi, superiamo gli esaltati che erano partiti come missili, a nemmeno mezz’ora dalla partenza sono già scoppiati !
Il sentiero è largo e ben tracciato, impossibile perdersi. Lassù in lontananza il colle, sembra vicino ma non lo è…
Per ora la temperatura è perfetta, un po’ di vento ogni tanto ma nulla di più. Ci sono nuvole in arrivo, speriamo stiano alla larga da noi!
Uno sguardo indietro verso valle…la vista inizia a farsi interessante.
Procediamo spediti, il sentiero ora sale parecchio ma al momento non siamo affaticati più di tanto. Superiamo altri gruppi di persone tra cui dei ragazzi adolescenti in gita scolastica che procedono veramente a rilento.
Arrivati al colle il vento soffia forte; per fortuna però c’è un muro, costruito lungo la cresta del monte, che ripara gli escursionisti delle fredde folate…una mini muraglia cinese!
Ed ecco il percorso per arrivare in vetta…
Lungo il tragitto superiamo altre persone, Umberto con il suo bel passo mi stacca, io sono un po’ più lenta comunque procedo bene.
Dal colle alla vetta il sentiero e davvero ripido, però è l’ultimo sforzo…
Ecco la cima, fa freddo, ci copriamo subito con giacca e cappellino.
Il premio per tutti è il bellissimo panorama, si spazia a 360 ° : vista del mare su due baie differenti e vista sulle Mournes Mountains; per noi, la soddisfazione di essere arrivati prima degli esaltati quindi con un pizzico di orgoglio dichiariamo:
Italia 2 – Regno Unito 0 !!!
Sciocchezze a parte, l’escursione è veramente bella, non è assolutamente difficile, il sentiero è quasi completamente lastricato; si deve avere un minimo allenamento e delle buone calzature, comode e resistenti; giacca impermeabile e maglia sono raccomandati, il tempo in Irlanda cambia molto velocemente.
Un veloce spuntino e ripartiamo, scendiamo verso valle con calma; nonostante il muro ci protegga dall’aria fredda togliamo la giacca solo al colle.
Facciamo qualche sosta per ammirare il panorama verso la baia di Newcastle, bello!
Tornati a Newcastle facciamo nuovamente un giro nella via principale: ci sono negozi e ristoranti e come già detto ieri, tanti divertimenti per i bambini, è una città turistica a tutti gli effetti però ci sembra un pochino trascurata, le strade non sono molto pulite, anche il parco vicino al parcheggio è poco curato, cartacce a terra ovunque.
Rientrati al nostro B&B ad Ardglass ci rigeneriamo con un caffè e una bella doccia calda, poi andiamo a cena.
Cena con tramonto…
8 Agosto 2018
Ci svegliamo nuovamente con il sole!! Magnifico!
La sala del B&B dove viene servita la colazione ha una grande finestra vista mare e campo da golf, molto rilassante; un inizio giornata decisamente piacevole!
Oggi abbiamo in programma un’escursione lungo un sentiero di costa di cui non si trovano molte notizie sulle guide turistiche; con un pizzico di orgoglio, vi raccontiamo qualcosa noi!
Il percorso si sviluppa lungo il tratto costiero tra Ardglass e la riserva naturale di Killard.
Chiediamo notizie ai gestori del B&B dove sia la partenza, abbiamo fatto un giro esplorativo l’altro giorno ma non lo abbiamo trovato. John ci dice che effettivamente non è semplice da trovare perché un po’ incolto, si offre di darci un passaggio fino ad un punto dove invece è accessibile; accettiamo la proposta e partiamo in auto con lui.
Da Ardglass si percorre per un paio di chilometri la strada A2 in direzione Strangford; quando si trovano le indicazioni per “St Patrick Well”si svolta a destra in una stretta stradina e dopo circa 500 metri ecco nuovamente le indicazioni per St. Patrick ed anche per il “Lecale Trail” e “Ulster Trail”. Ringraziamo John per il passaggio e partiamo.
Il primo tratto di sentiero è un po’ incolto, erba alta e una traccia appena accennata ma visibile; dopo pochi metri si arriva a St. Patrick Well, una specie di piccolo santuario nel luogo dove pare sia arrivato St Patrick nell’anno 432. C’è una grande statua di Gesù crocifisso e un piccolo buco nel terreno che si presume essere il pozzo di San Patrizio; non è un luogo molto bello, è un po’ abbandonato a sé stesso.
Si prosegue e finalmente il sentiero appare più chiaro; la costa è molto bella il mare ha un colore splendido.
La marea sta scendendo, ci prendiamo alcuni riferimenti per renderci conto di quanto si abbassa il livello del mare.
Arriviamo ad una prima spiaggetta,la baia è decisamente graziosa e molto tranquilla.
Il sentiero presenta alcuni saliscendi ma finora non abbiamo incontrato particolari difficoltà.
La segnaletica non è così frequente ma in alcuni punti c’è.
Procediamo ammirando il panorama, il sole si alterna alle nuvole, come ogni giorno!
Avvistamo un’isolotto, è la Gun’s Island, molto vicino dalla riva. Il tratto di mare che la divide dalla terra ferma è veramente corto e l’acqua non sembra profonda.
Poco dopo raggiungiamo la bellissima spiaggia di Ballyhornan: il livello del mare si sta abbassando e man mano la spiaggia diventa sempre più spaziosa. E’ una baia davvero affascinante, il mare è trasparente e la sabbia di un bel colore dorato.
C’è qualche bimbo molto coraggioso che fa il bagno… l’acqua non sembra essere molto calda.
E’ magnifico passeggiare sul bagnasciuga, rilassa gli occhi e la mente…
Le nuvole sopra di noi però non promettono molto bene, sono belle cariche di pioggia…infatti pochi minuti dopo ecco la classica “Shower raining” , acquazzone veloce ma intenso.
Indossiamo rapidamente le nostre mantelle ed ecco fatto…sul sentiero appare la spaventapasseri !!
Fortunatamente la pioggia dura solo una decina di minuti; nel frattempo proseguendo sulla spiaggia si raggiunge un’altra bellissima baia che porta alla penisola di Killard, riserva naturale.
La penisola è un piccolo territorio di dune ricoperte da erbe ed arbusti di vario genere. Vi sono delle torrette di osservazione sulla cima del promontorio, per guardare il passaggio di uccelli di varie specie, specialmente nel periodo delle migrazioni; a volte in ottobre il parco viene chiuso proprio per non disturbare gli uccelli di passaggio.
Molto bella anche l’insenatura successiva, dall’altra parte del promontorio.
Qui il mare è piuttosto turbolento a causa della forza della marea, milioni di tonnellate di acqua che si spostano, vanno e vengono per 4 volte al giorno…affascinante e allo stresso tempo impressionante.
Arriviamo fino al cancello di confine dell’area naturale e torniamo indietro. Pochi chilometri dopo c’è un parcheggio dove è possibile lasciare l’auto se si vuole percorrere il sentiero partendo da qui.
Ci fermiamo a pranzare nella bella spiaggia del parco, John e Siobhan oggi ci hanno preparato un pranzo al sacco… ottimo e gustato in una location così è ancora più buono! Il luogo è magnifico, proviamo un grande senso di libertà e pace… e poi c’è il sole!!
Tormando indietro notiamo che la marea è al minimo, le spiagge sono ancora più ampie e in alciìuni casi il paesaggio cambia completamente. Il mare qui arretra di molti metri, uno spettacolo molto affascinante e per noi inusuale. Osservate le foto qui di seguito, la prima scattata con bassa marea e la secondo con l’alta…pazzesco vero? Sembrano due posti diversi!
Quando arriviamo nuovamente a St. Patrick Well, anziché tornare nel punto dove siamo partiti decidiamo di proseguire lungo la costa per arrivare ad Arglass. Non è stata proprio una buona idea perché il sentiero in alcuni punti è praticamente inesistente e si deve passare tra erba alta ed acquitrini. Altri punti invece sono bene segnalati e il panorama è splendido.
Siamo di ritorno ad Arglass alle 17.30 circa, abbiamo camminato veramente tanto, in tutto 22,5 chilometri!!
Ora possiamo riposarci e rifocillarci…
9 Agosto 2018
Non ci sembra vero, oggi è il terzo giorno consecutivo di risveglio con un sole splendente!
Colazione al B&B con ottima macedonia di frutta fresca e yogurt, pancake con sciroppo d’acero e marmellata al rabarbaro, caffè. E vista mare…
Prima di partire per l’odierna avventura ci godiamo il sole dalla panchina del B&B…una meraviglia!
Prendiamo l’auto e facendo la strada interna, che passa tra le Mourne Mountains, raggiungiamo Rostrevor; è la strada che abbiamo già percorso in parte qualche giorno fa con il brutto tempo, con il sole sembra un altro posto.
Arriviamo a Rostrevor, grazioso paesino alle pendici delle colline sulla riva del Carlingford Lough, la grande insenatura che segna il confine tra Irlanda (EIRE) e Irlanda del nord (ULSTER).
Seguiamo le indicazioni per il Kilbroney Park, un parco con campeggio per caravan, percorso mountain bike, parco giochi per bambini. Lasciamo l’auto e decidiamo di seguire un itinerario chiamato Slieve Martin, ci porterà in cima al monte omonimo e alle belle colline circostanti.
E’ possibile lasciare l’auto anche ad un parcheggio più in alto, dove finisce la strada, seguendo l’indicazione “Forest Drive” poco dopo il primo parcheggio del parco.
Noi abbiamo fatto il tragitto a piedi passando dal bosco, si impiega circa mezz’ora ad arrivare all’ultima area di sosta.
Non ci sono indicazioni molto chiare lungo il sentiero, noi abbiamo preso come riferimento il ruscello, durante il percorso è sempre a sinistra.
Arrivati all’area di parcheggio troviamo le indicazioni per Slieve Martin; il sentiero sale alla destra del parcheggio, è abbastanza largo ma andando avanti le indicazioni, come visto in precedenza, sono un pochino carenti: ne troviamo molte che indicano i percorsi per le mountain bike e che sono ( giustamente) vietate ai pedoni, praticamente nessuna che indichi il sentiero che abbiamo scelto.
Seguendo però il largo tracciato non ci si sbaglia e si raggiunge in circa 10 minuti il Cloughmore Stone, un grande masso granitico di 40 tonnellate, depositato qui dai ghiacci durante l’ultima era glaciale; naturalmente la leggenda locale racconta un’altra storia: un gigante, durante uno scontro con un suo pari scozzese, avrebbe lanciato questo sasso nel luogo dove si trova ora per combattere il nemico. Qualsiasi sia la verità, il luogo è molto pittoresco.
Il panorama è splendido, la vista spazia su Rostrevor e Carlingford Lough. La vegetazione è molto bella, un luogo bucolico, ideale per un pic nic all’aperto.
Anche qui segnaletica scarsa e non chiara, quindi procediamo secondo il nostro intuito: lasciandoci alle spalle il grande masso, percorriamo un sentiero che si inoltra nel fitto bosco di conifere sulla sinistra e salendo prosegue in direzione della baia.
Attirati da una via più breve prendiamo una ripida (ma proprio ripida) deviazione e in pochi minuti arriviamo alla sella delle colline.
Ancora pochi passi ed arriviamo ad un primo punto panoramico, con tanto di panchina per rilassarsi.
Il sentiero prosegue di costa, ben tracciato, arrivando fino a Slieve Martin ( 485 m), passando per Slievemeen ( 472 m)
Sempre procedendo con l’intuito seguiamo un sentiero che scende in direzione del parcheggio attraverso un bosco di alberi ad alto fusto.
In circa mezz’ora siamo al parcheggio alto, un’altra mezz’ora e raggiungiamo la nostra auto.
Una passeggiata semplice e non troppo impegnativa ma molto panoramica, con bei fiori e piante. Nel sottobosco non può certo mancare il simbolo dell’Irlanda…
10 Agosto 2018
Ultimo giorno qui a Ardglass; decidiamo di passarlo al mare, per goderci ancora una volta la tranquillità che queste spiagge così particolari e belle regalano.
Come sempre partiamo abbastanza presto, con l’auto andiamo fino al parcheggio di Ballyhornan; nonostante ci sia il sole, la temperatura è solo di 13°C.
Scendiamo in spiaggia, c’è ancora alta marea anche se il livello dell’acqua sta iniziando a calare; la spiaggia è di dimensioni notevolmente ridotte rispetto a come l’abbiamo vista l’altro giorno con la bassa marea…rimaniamo incantati ad osservare.
Passeggiamo ascoltando i suoni della natura: il mare, il canto degli uccelli, il fischio del vento…pace assoluta.
Piano piano arriviamo nuovamente al promontorio del parco naturale di Killard.
Le ore passano veloci, passa anche la consueta “shower raining” che ci costringe ad indossare le nostre mantelle, per fortuna dura solo pochi minuti.
Ci siamo nuovamente divertiti a fare qualche fotografia dello stesso luogo con l’alta e a bassa marea: sembra di vedere luoghi diversi…
Incredibile vero?
Tornando ritroviamo ampie spiagge su cui camminare; la luce è sempre meravigliosa, continui contrasti tra sole e nuvole.
C’è anche un bellissimo campo coltivato a patate, arriva a pochi metri dal mare.
Rientriamo al B&B verso le 15.30, John ci propone di fare un breve giro in mare con la sua barchetta da pescatore; Ci porterà a vedere la colonia di foche che vive sugli scogli in prossimità del porto e che più volte in questi giorni abbiamo visto dalla finestra della nostra camera. Accettiamo volentieri, oggi il mare è calmissimo…
Dai che si parte!!
Ed ecco che incontriamo le curiose, ma allo stesso tempo timide, foche…
che bei baffoni…
Sono molto più grandi di quello che immaginavamo!
John regala loro qualche bocconcino di pesce e poi ci allontaniamo.
La costa vista dal mare cambia aspetto, si vedono le cose da un’altra prospettiva…
ecco il B&B e le casette vicine
Il golf club
La scogliera
John ci racconta storie interessanti: ad esempio, durante l’alta marea il mare sale di cinque metri per poi ritirarsi nuovamente, uno spettacolo che non annoia mai. Il piccolo porto di Ardglass ha una grande barriera in cemento, costruita qualche anno fa, per proteggere le imbarcazioni dalle mareggiate: il vecchio molo in pietra è stato spazzato via durante una tempesta, onde alte più di 20 metri hanno distrutto tutto… la forza del mare è impressionante!
Concludiamo la giornata con un bellissimo tramonto: sullo sfondo Slieve Donard, da noi considerata la “nostra” montagna irlandese
11 Agosto 2018
Il sole splende anche quest’oggi, il mare è calmo e noi, per l’ultima volta, facciamo colazione guardando il mare di Ardglass.
Stiamo per partire, raggiungeremo Rush, ad una quarantina di chilometri da Dublino. Tappa di avvicinamento all’aeroporto per l’ormai vicino rientro a casa.
Preparate le valigie salutiamo John e Siobhan, i gestori del B&B: sono due belle persone, hanno avuto per noi mille attenzioni e grazie ai loro suggerimenti abbiamo apprezzato questa zona. Maggiori dettagli sul B&B li troverete nel post dedicato alle informazioni pratiche, di prossima pubblicazione.
Lasciamo Ardglass e ci dirigiamo verso il confine con l’Irlanda; passiamo dalle montagne, arriviamo a Rostrevor e proseguiamo in direzione di Newry. Grazioso il paesino di Warrenpoint, sulle rive del Carlingfor Lough. Sempre seguendo la costa arriviamo alle porte di Newry e deviamo in direzione di Carlingford. Poco prima del piccolo centro di Omeath c’è il confine tra Ulster e Eire; non esiste un confine “fisico”, almeno per ora; ci si accorge di aver cambiato “parte” dai prezzi del carburante nelle stazioni di servizio, prima espressi in Sterline, dopo in Euro.
Facciamo una piccola sosta ad Omeath: grazioso il lungomare con vista su Warrenpoint e le montangne sopra Rostrevor, dove siamo stati qualche giorno fa. Purtroppo però il cielo si sta rannuvolando e soffia un forte vento.
Proseguiamo fino a Carlingfort, un bel villaggio medievale; il centro è veramente grazioso, le sue case in pietra, le botteghe e il mercato rendono l’atmosfera particolarmente piacevole.
C’è aria di festa, bandierine colorate in ogni vicolo, un luna Park vicino al lungomare e un piccolo mercatino con prodotti artigianali, tra cui ostriche freschissime servite come aperitivo, salmone affumicato della zona e gustosi formaggi.
La porta più vecchia della città è molto suggestiva.
Vi sono molte possibilità di sistemazione in tutta la cittadina, può essere un valido punto di appoggio per spezzare il viaggio da Dublino a Belfast in un contesto tranquillo e allo stesso tempo caratteristico.
Purtroppo le condizioni meteo stanno cambiando molto rapidamente, nuvole grigie stanno arrivando, le montagne sono già scomparse alla vista, tutto viene avvolto dalla nebbia…tempo di salire in auto e inizia a piovere.
Arriviamo fino a Greenore, porto da cui partono i traghetti per l’Irlanda del Nord; arrivano vicino a Rostrevor, sulla sponda opposta del Carlingford Lough dove eravamo qualche ora fa. Partono ogni ora e in circa venti minuti arrivano a destinazione. Avevamo considerato l’idea di traghettare ma poi abbiamo optato per la via di terra. Viste le condizioni meteo direi che è stata una buona idea!
Sempre seguendo la strada di costa passiamo per Dundalk; il tratto tra Dunany point e Clogher Head è bello, amato soprattutto dai surfisti. Lungo il percorso vi sono parecchie case con il tetto in paglia, molto caratteristiche.
Poco dopo si raggiunge Drogheda, trafficatissima a causa del festival della musica (riuscire ad uscire dalla città è stata un’impresa complicata)
Finalmente arriviamo a Rush, al B&B prenotato. Molto carino, in posizione tranquilla, veniamo accolti dalla cordiale signora Mary.
Dopo le formalità andiamo a fare un giro nella vicina cittadina di Skerries…il clima non è proprio quello che si immagina per il mese di agosto…
Tentiamo di visitare i Mulini a vento della città, luogo storico e affascinante, ma purtroppo sono già chiusi, proveremo domani.
Infreddoliti dal vento e dalla pioggia, ci riscaldiamo con una buona zuppa di pesce e una birra locale…
12 Agosto 2018
Guardando fuori dalla finestra si ha l’impressione di essere a Novembre…ancora cielo grigio e pioggia, speriamo migliori!
Anche in questo B&B viene servita un’ottima colazione, vi sono marmellate fatte in casa dalla signora Mary, scones, soda bread…insomma c’è veramente di tutto e di buona qualità.
Partiamo verso le 9, abbiamo prenotato una visita al sito archeologico di Brú na Bóinne, a pochi chilometri da Drogheda.
Questo luogo è uno dei pochi siti in Europa ad avere un gruppo di tombe a corridoio dell’epoca Neolitica, vale a dire risalenti a circa 5000 anni fa.
E’ tutto molto ben organizzato: dal parcheggio si accede al centro visitatori dove si trova la biglietteria; meglio acquistare i biglietti on line piuttosto che direttamente in loco in quanto le visite sono guidate e a numero chiuso, se non si acquistano in anticipo si rischia di arrivare e non poter visitare nulla.
Alla bigletteria si viene informati su come funziona la visita: all’orario assegnato ci si reca in un parcheggio dove una serie di bus accompagnano al sito i visitatori; ogni mezz’ora 48 persone. All’arrivo si viene accolti da una guida che accompagna il gruppo lungo il percorso. Terminata la visita si ritorna al centro visitatori nuovamente con l’autobus.
Funziona tutto alla perfezione, tempismo perfetto.
Il sito più famoso è quello di Newgrange, dove la grande tomba appare sulla cima di una collina.
Scoperta per caso è stata ricostruita con tutti i materiali originali trovani in loco; la particolarità di questa tomba è la volta, ha un’apertura che permette ai raggi del sole di penetrare esattamente nel giorno del solstizio di inverno, il 21 dicembre, illuminando per circa 20 minuti l’interno della tomba.
Durante la visita la guida ci ha accompagnato all’interno, il corridoio è strettissimo e basso, si deve camminare chinati. Si arriva alla camera sepolcrale che è costituita da 3 nicchie dove sono stati trovati recipienti con ceneri di ossa umane. Alcune pietre sono decorate con intagli dalle forme astratte, molto belle. La guida dopo alcuni racconti, ha spento le luci e con apposite torce ha ricreato il momento in cui, nel solstizio di inverno il sole penetra nella tomba…è stata un’emozione bellissima, da brividi. Tutta la visita è molto emozionante…pensare a come 5000 anni fa sia stato possibile costruire tutto questo, immaginare questi uomini intagliare le pietre,…incredibile, davvero magnifico.
Ecco il piccolo ingresso, davanti vi è una pietra molto bella, intagliata con disegni astratti
La vista dalla collina è splendida, il fiume che crea questa valle è il Boyne ed è stato fondamentale nella storia di questo luogo.
Il secondo sito visitabile è Knowth. Questo complesso di tombe si trova poco lontano da Newgrange. E’ costituito da una grande tomba con due corridoi di accesso, orientati in modo da far entrare il sole negli equinozi di primavera e autunno e da altre diciotto tombe satellite tutte intorno; qui vi sono molte pietre intagliate a decorare la base della tomba principale. Purtroppo non è possibile visitarla internamente.
Consigliamo la visita di questa zona, è veramente interessante. Vi sono altri siti nella stessa area, con scavi ancora in corso, altre tombe che si spera aiutino gli archeologi a capire maggiormente abitudini e stili di vita di questa antichissima popolazione. Sicuramente erano molto intelligenti e avevano conoscenze di astronomia e ingegneria…veramente affascinante.
Terminata la visita a Brú na Bóinne ci rechiamo nella graziosa città di Trim, famosa per il suo castello medievale
e la cattedrale di St Patrick, con la sua alta torre.
Ultima visita della giornata è stata la collina di Tara, un luogo simbolico e importante storicamente: era la zona più sacra della antica Irlanda e sede dei Supremi re Irlandesi. La vista migliore del sito è dall’alto, percorrendo a piedi la zona si vedono pochi resti di quello che c’era in passato; un tumulo sepolcrale è sormontato dalla pietra che vedete nell’immagine, chiamata ” pietra del destino”. Dalla cima della colline, la vista spazia su tutta la valle del Boyle.
13 Agosto 2018
Ultimo giorno in Irlanda, la nostra vacanza si conclude oggi.
È stato un bel viaggio, tre settimane lungo la costa Irlandese, percorrendo in auto 3700 chilometri.
Con questo itinerario abbiamo completato il giro dell’isola di smeraldo: l’anno scorso siamo partiti da Dublino e passando dalla costa sud siamo risaliti fino alla contea di Mayo; quest’anno siamo ripartiti esattamente dall’ultima tappa del precedente viaggio e passando per l’Ulster abbiamo concluso alle porte di Dublino. Un viaggio a 360° !
L’Irlanda è un paese veramente delizioso, la gente ha ancora un forte spirito di comunità ed è orgogliosa delle proprie origini, è molto cordiale e ben disposta verso i visitatori; escludendo le zone più turistiche è possibile trovare il vero spirito irlandese in ogni luogo e vi assicuriamo che è un’esperienza veramente piacevole.
Abbiamo soggiornato quasi sempre in B&B ed è secondo noi un bel modo per entrare in contatto con cultura ed abitudini di questo popolo.
In poche parole è un viaggio che consigliamo a tutti, anche a famiglie con bambini; con il nostro racconto ci auguriamo di essere riusciti a trasmettervi il nostro entusiasmo per questa terra e chissà, magari di avervi dato un’idea per una vacanza futura.
A presto, continuate a seguirci !!!