21 Gen Indonesia,Sumatra- Diario di viaggio- Episodio 1- Ramadan e risaie
Dopo aver esplorato Giava, Bali e Lombok, qualche anno fà decidemmo di visitare Sumatra durante le nostre vacanze estive. E’ stata un’esperienza davvero particolare, soprattutto perchè ci siamo stati durante il periodo del Ramadan e abbiamo potuto comprendere meglio alcune sfumature dell’Islam.
Sumatra è un’isola meno turistica delle classiche mete dell’Indonesia ma vi sono molte cose da vedere e sicuramente è un viaggio interessante. Nelle prossime righe leggerete il nostro diario di viaggio, vacanza del 2013, che speriamo vi ispiri per visitare questa zona.
2 e 3 Agosto 2013
Partiamo da Milano Malpensa con un volo della Quatar Airways. Il viaggio sarà molto lungo, dopo uno stop a Doha arriveremo a Jakarta e infine un ultimo volo ci porterà a Padang, sull’isola di Sumatra.
Nonostante il volo interno arrivi con tre ore di ritardo, all’uscita dall’aeroporto troviamo il pick up prenotato dall’Hotel Sriwijaya dove dormiremo. Arriviamo in Hotel alle 23,30 del 3 Agosto, siamo molto stanchi; la stanza è carina e pulita ma la strada su cui si affaccia, Jalan Veteran, è piuttosto trafficata. Nonostante ciò crolliamo sul comodo letto per un sonno ristoratore.
4 Agosto
Ci svegliamo abbastanza presto e gustiamo la nostra prima colazione indonesiana: riso saltato, frutta fresca, pane con granella di cioccolato e caffè tipo turco. Questa non è certo la colazione a cui siamo abituati ma noi amiamo adattarci agli usi locali anche se molto diversi dai nostri.
Dopo colazione facciamo un giro in città; oggi è domenica e negozi, banche, uffici sono chiusi. La città non ha nulla di speciale, anche il mare non è particolarmente bello.
C’è poca gente in giro, dopo aver bighellonato un po’ di ore rientriamo in hotel per prepararci, nel pomeriggio partiremo per il nostro primo tour. Abbiamo prenotato parecchi mesi fa su internet un tour con un’agenzia locale, la LITE ‘N’ EASY Tour di Bukittinggi, il villaggio da cui inizieremo la nostra esplorazione. Puntualissimo arriva la nostra guida, Fikar, che ci accompagnerà nei prossimi giorni.
Partiamo da Padang su una bella e comoda auto, Fikar ci racconta subito un po’di cose: ci fa notare che oggi è tutto chiuso non perché sia domenica ma perché è periodo di Ramadan: durante il giorno le attività sono ridotte al minimo e i fedeli digiunano dall’alba al tramonto, non possono nemmeno bere; sono esonerati dal digiuno le persone anziane, i bambini, le donne in stato di gravidanza e gli ammalati. Dopo il tramonto si possono consumare cibi e bevande liberamente.
Il Ramadan però non è solo questione di digiuno, è un periodo di purificazione del fisico e dello spirito, un momento di preghiera e meditazione; i fedeli vivono questo momento con molta serenità e consapevolezza e si preparano per la grande festa di fine Ramadan : ridipingono le case, acquistano abiti nuovi per tutti, regali per i bambini e a fine periodo si festeggia per una settimana intera.
Lungo la strada per Bukittinggi Fikar acquista per noi alcuni frutti tipici: il Binguan, un frutto dall’aspetto di una rapa ma dal sapore dolce di mela e i mangostini…deliziosi!! Siamo nella Anai Valley, il paesaggio è dolce, punteggiato di risaie e coltivazioni di caffè, molto bello.
Il caffè è una delle principali coltivazioni qui e cambia sapore da zona a zona; ci fermiamo in uno dei pochissimi locali aperti( come detto in precedenza durante il Ramadan di giorno quasi nessun locale serve da bere e da mangiare) per un primo assaggio: è tipo il caffè turco, bisogna lasciar decantare la polvere di caffè prima di berlo; il sapore è buono, decisamente gradevole anche se un po’ leggero per gli standar italiani!
Prima di giungere a destinazione visitiamo i villaggi di Pandai Sikek, dove lavorano il legno
e Koto Gadang dove invece viene lavorato l’argento. Ovviamente abbiamo fatto i primi acquisti…
La vita qui scorre lentamente, i ritmi frenetici delle città sono lontani, i bimbi giocano sereni
ecco la tipica altalena
Una casa caratteristica, davanti ad un bel laghetto
Ammiriamo il panorama del bellissimo Sianok canyon, dove il terremoto del 2007 ha fatto molti danni, infine arriviamo a Bukittinggi. E’ quasi il tramonto e inizia ad esserci un po’ di movimento in giro. Arriviamo all’hotel Campago, leggermente fuori dal centro ma in una zona molto bella nel verde; la camera è molto carina, pulita, con parquet in legno.
Fikar viene a prenderci per cena, andiamo al Turret bar dove assaggiamo un piatto tipico, il Brown Beef o Redang, uno spezzatino leggermente speziato accompagnato da verdure saltate e riso bianco, ottimo!
Rientriamo in hotel dopo aver fatto una passeggiata in paese.
5 Agosto
l canto del Muzzin ci ha tenuto compagnia durante la notte…le preghiere continuano anche nelle ore notturne. Nonostante ciò siamo comunque riusciti a dormire, eravamo abbastanza stanchi.
Purtroppo però piove, il cielo è grigio e fà decisamente fresco, facciamo colazione in una bella terrazza coperta con vista sulla giungla ma è necessario indossare la felpa. Il menù prevede Mie Goreng ( spaghetti saltati con verdure e uovo fritto), pane e marmellata ( dai colori improponibili) succo di frutta e caffè. Nel frattempo ha smesso di piovere e anche la temperature è in rialzo.
Fikar viene a prenderci alle 9, meta di oggi il Maninjau Lake, un lago formatosi all’inteno di un cratere vulcanico.
La prima visuale si ha dall’alto, dalla sommità del cratere…spettacolare!! Poi la strada scende lungo le pareti del cratere e ci sono ben 44 tornanti prima di giungere sulle rive del lago !! Natura magnifica e paesaggio splendido.
In zona vi sono altri due vulcani, il Marapi ( attivo) e il Singgalang (inattivo). Quando il Marapi è in un periodo di attività, il lago odora di zolfo…
Pranziamo all’Arlen Homestay, proprio in riva al lago, dove c’è anche una gradevole spiaggetta. Il cibo è di ottima qualità, assaggiamo il Gado Gado ( verdure saltate con salsa di arachidi, accompagnate da uovo sodo) e una zuppa di pollo con patate, tutto davvero squisito. Fikar ovviamente ha digiunato
Trascorriamo parte del pomeriggio ad oziare in spiaggia, c’è molta pace e si sta benissimo!
Lungo le rive del lago alcuni pescatori appena rientrati dal loro giro, trovano alcuni amici ad aspettarli…chissà…forse c’è qualche pesce anche per loro…
Per arrivare a questa homestay non c’è strada carrozzabile, lasciata l’auto in un parcheggio si cammina per una decina di minuti in mezzo alle risaie…veramente splendido.
Rientriamo in hotel verso le 18 e dopo una doccia veloce torniamo a cenare al Turret bar: Satay di pollo, pudding rice e banana fritta.
6 Agosto
Ci svegliamo con un bel sole splendente! Un ottimo inizio di giornata!
La colazione però, nonostante il nostro spirito di adattamento, è un po’ difficile da apprezzare: spaghetti fritti freddi, succo di frutta e basta…stamattina è così…
Oggi è una giornata di trasferimento, da Bukittinggi alla Harau valley, dove arriveremo nel pomeriggio.
Prima sosta al “Rafflesia” Village al limitare della giungla dove speriamo di riuscire a vedere questo particolarissimo fiore. La rafflesia è il fiore più grande del mondo e oltre alle dimensioni spicca per la sua forma, colore e per il suo odore…i fiori femmina sono maleodoranti, un odore fastidioso per gli umani ma attraente per gli insetti che svolgono l’importante ruolo dell’impollinazione. Il periodo di fioritura è proprio Agosto quindi speriamo di riuscire a vederne almeno uno…
Arrivati al villaggio, Fikar ci affida ad una guida locale e con altri turisti ci avviamo verso la giungla. Passiamo vicino ad alcune risaie, sono sempre un bellissimo spettacolo!
Dopo circa mezz’ora di cammino tra la spettacolare vegetazione della giungla ecco la sorpresa…davanti a noi appare un fiore bellissimo, talmente bello da non sembrare vero…
Signore e signori ecco a voi sua maestà la Rafflesia…
Per noi è stata una vera emozione, chi ama la natura sicuramente può capire quello che abbiamo provato vedendo questo raro fiore proprio davanti i nostri occhi. Un fiore appena sbocciato e per questo motivo nemmeno dei più grandi…a noi sembra già enorme
Questo è un fiore maschio, infatti non emana nessun odore. Guardarlo da vicino è veramente un privilegio…che meraviglia!!!
Ancora un’immagine, per dare idea delle dimensioni…
Siamo felicissimi, vedere questa meraviglia era uno dei nostri desideri. Anche camminare nella giungla è stato incredibilmente interessante, la vegetazione è magnifica.
Tornati al villaggio visitiamo una azienda a conduzione familiare che produce caffè, il famoso Kopi Luwak di Sumatra, il caffè più caro al mondo.
Ci spiegano parecchie cose interessanti: questo caffè cresce spontaneamente nella giungla ed è l’alimento preferito dei Civet Cat, in Italiano lo Zibetto, un animale molto particolare e grazioso.
Il processo è il seguente: Il Civet cat si ciba delle bacche di caffè mature al punto giusto, le digerisce, le espelle attraverso le feci. L’uomo raccoglie queste feci, le lava accuratamente recuperando i chicchi di caffè trasformati durante la digestione, li asciuga al sole per 3 giorni e li fà tostare sul fuoco. Infine i chicchi vengono pestati in un mortaio di legno di cannella. [nota post viaggio: questo è il processo “storico”, del passato. Purtroppo, quando siamo tornati a casa abbiamo scoperto che oggi, visto la crescente domanda di questo caffè, i Civet cat vengono allevati e tenuti in cattività, a volte anche maltrattati. Questo ha rovinato la poesia di un antico rituale che permetteva di ottere un caffè dal gusto particolare, con proprietà digestive e analgesiche. La delusione è stata grandissima, certamente noi non lo acquisteremo mai più!!!]
Ci fanno assaggiare un paio di tazze di questo caffè, accompagnato da alcune tartine con miele e polvere di cannella.Tutto delizioso, acquistiamo una confezione di caffè anche se molto cara; riceviamo in omaggio cannella in stecche e in polvere, è veramente profumatissima!
Finito il tour del villaggio ripartiamo, Fikar ci porta in visita al palazzo Reale, una costruzione decisamente molto bella e dalla struttura particolare.
Poi vediamo una tipica casa di Sumatra tra le più vecchie della zona ( 350 anni), decisamente affascinante.
Una pioggia scrosciante ci accompagna durante il tragitto per la Harau valley. Per fortuna, quando arriviamo il cielo è nuovamente sereno. La zona è molto bella, il paesaggio decisamente rilassante.
L’ABDI Homestay è in mezzo al nulla, qui pace assoluta. E’un insieme di piccoli bungalow in legno, spartani ma molto puliti e graziosi. Sono composti da una veranda esterna, un piccolo soggiorno, un bagno all’indonesiana ( stanza senza soffitto, a cielo aperto, con il mandi, la tipica vasca contenente l’acqua che viene utilizzata per lavarsi e per pulire il wc ( alla turca). Per prelievo dell’acqua dalla vasca si utilizza una brocca… si, i nostri bagni sono un’altra cosa, lusso puro!!). Al piano superiore il letto dotato di zanzariera. L’insieme è molto carino!
La cena ci viene portata a “domicilio”, quindi ceniamo sul terrazzino con vista sulla campagna, illuminati da una semplice lampada ad olio…sembra di essere in un’altra epoca!
Il cibo è buonissimo, veniamo trattati come principi: Riso bianco con melanzane fritte, patate fritte, tempeh, verdure miste, pollo con salsa e patate novelle. La miglior cena fatta finora.
Si và a letto presto, anche perchè qui la notte cala velocemente…
7 Agosto
La vista da questo piccolo bungalow è veramente splendida: risaie a perdita d’occhio e un bel laghetto; nel cielo splende il sole.
Dopo esserci lavati con il mandi (per noi occidentali non è facile…) ci posizioniamo sul terrazzino in attesa della colazione: ci offrono pankake con zucchero e cannella e caffè! Ottimo!
Il programma della giornata prevedeva una camminata per arrivare in cima al canjon che domina la valle ma purtroppo le piogge di ieri hanno reso il ripido sentiero troppo scivoloso e fangoso. Ci propongono una camminata in bassa valle, tra le risaie e la giugla, passando attraverso piccoli villaggi; ci accompagna il fratello del proprietario della Homestay, molto simpatico.
Ecco una tipica casa
Bambini festosi e allegri, per loro il nostro incontro è la novità della giornata!
Percorriamo un sentiero nella giungla, al fondo alcune cascatelle di acqua fresca.
Torniamo alla base per pranzo, gustiamo ottima zuppa di noodles con uovo in camicia.
Nel pomeriggio ci rilassiamo godendoci la serenità di questo luogo e la cordialità dei suoi abitanti.
Facciamo amicizia con una famiglia franco-svizzera, persone molto gentili e socievoli, parliamo di viaggi passati e intenzioni future…
Verso le 17 la pioggia ci costringe a ripararci nel nostro bungalow, in attesa della cena: spaghetti con ragù vegetale, frittelle di verdura e patate fritte piccanti, anche stasera tutto delizioso.
Ore 21…a nanna!!
8 Agosto
La colazione di oggi è a base di banana pankake e caffè. Tra poco Fikar verrà a prenderci per accompagnarci all’aeroporto di Pagan, dove prenderemo un volo per Medan, la nostra prossima tappa.
Salutiamo tutte le persone che abbiamo incontrato qui e che ci hanno coccolato in questi due giorni, anche la famiglia franco-svizzera ci saluta con affetto e ci regala un salamino portato dalla Francia! Sarà il nostro aperitivo di stasera!!
Lungo il tragitto verso l’aeroporto vediamo ancora bei panorami, questa zona è davvero splendida!
Oggi termina il Ramadan, fine del digiuno e inizio della festa, si vedono già preparativi in tutti i villaggi, la gente è impegnata nell’organizzare al meglio questa festa, la più importante dell’anno.
Arrivati all’aeroporto di Padang salutiamo Fikar. Riceviamo in omaggio una scatola di dolci alle arachidi, tipici di Sumatra ( buonissimi !)
Fikar è stato un’ottima guida, disponibile ed efficiente, siamo molto felici di averlo conosciuto, è una bella persona e grazie a lui abbiamo apprezzato molto la zona, le sue tradizioni, la sua gente. Ci salutiamo con affetto… Selamat Tinggal Fikar !!
Entriamo in aeroporto e ci prepariamo per la partenza, ci trasferiamo a Medan, nel nord di Sumatra…ma questa è un’altra storia…scoprirete altre curiosità, usi e costumi nel prossimo articolo…vi aspettiamo!!!