22 Set Islanda 2023- Diario di Viaggio Episodio 8- Lungo la costa da Djúpivogur a Kalfafell
12 Agosto 2023
Lasciamo l’appartamento di Lindarbrekka dopo colazione.
Abbiamo un tratto di strada abbastanza lungo da percorrere prima di arrivare al prossimo punto tappa, dove ci fermeremo 4 giorni, nei pressi del Parco Nazionale Vatnajökull.
Siamo stati bene a Lindarbrekka, un luogo decisamente tranquillo, selvaggio. Lungo il tratto di strada che percorriamo per arrivare a Djúpivogur vediamo alcuni allevamenti di pesce e ammiriamo ancora questo fiordo, dove il tempo sembra scorrere più lentamente.
Facciamo una piccola sosta a , una villaggio graziosa, con piccole casette. C’è un supermarket, qualche struttura dove dormire e un paio di ristoranti; può essere una buon punto di appoggio per spezzare il viaggio lungo questa parte di costa.
Dal piccolo porticciolo partono i traghetti per l’isola di Papey, dove nidificano molte specie di uccelli, inclusi i puffin.
Proseguiamo il viaggio, nel fiordo Álftafjörður notiamo una bella piana formata dal fiume, la strada è ricavata fra il mare e la montagna severa.
Arriviamo a punta Hvalnes, il panorama merita decisamente una sosta, nonostante il tempo non sia dei migliori.
Facciamo una passeggiata per ammirare la spiaggia, gli scogli e il magnifico mare, oggi un po’ burrascoso.
Le sorprese però non sono ancora finite, ripreso il viaggio ci troviamo nel fiordo Lónsfjörður, splendido, con una lingua di sabbia nera che ha creato una sorta di laguna, dove nidificano tantissimi cigni, regali ed eleganti. Anche qui la natura si esprime al meglio.
La strada prosegue costeggiando montagne con ripide pareti di ghiaia, fino a vedere il promontorio del Vestrahorn, uno dei luoghi più fotografati d’Islanda. La montagna pare abbia otto-dieci milioni di anni e la spiaggia nera alla base ha un fascino indiscutibile, decidiamo quindi di concederci una sosta.
La strada si infila in un tunnel che ci permette di arrivare oltre il promontorio; appena termina il tunnel c’è una deviazione sulla sinistra, una strada sterrata conduce alle pendici del promontorio, dove si trova un parcheggio e il Viching Cafe-guesthouse.
Vestrahorn e la bella spiaggia di Stokkness sorgono su un terreno privato, il proprietario permette ai turisti di visitare la zona a fronte del pagamento di un biglietto di mille Corone Islandesi, pari a circa sette Euro a persona.
Il biglietto si paga al Viching Cafe, una struttura accogliente e caratteristica dove è possibile fare uno spuntino e bere qualcosa di caldo. La guesthouse offre anche stanze per dormire e un’area campeggio per chi vuole trascorrere qui un po’ più di tempo.
Dopo aver pagato il biglietto entriamo con l’auto nell’area riservata, visitiamo subito i resti di un villaggio vichingo ricostruito alcuni anni fa per girare un film. Nulla di particolarmente interessante, si vedono alcune abitazioni e una nave ma ormai e tutto un po’ lasciato andare.
Proseguiamo per la vera attrazione del luogo: la spiaggia nera, il faro e la vista sul monte Vestrahorn.
Il luogo è veramente suggestivo, purtroppo le nuvole basse ci impediscono la vista della sommità del monte, ma in ogni caso l’atmosfera è magica.
Camminiamo fino al mare, poi al faro ed infine arriviamo alla spiaggia nera, preceduta da dune ricche di vegetazione.
Lo spettacolo è veramente magnifico, anche se c’è la bassa marea le onde sono vivaci, ma comunque si può camminare a lungo sulla spiaggia, lasciando andare via pensieri insieme al vento.
Non fa molto caldo per cui, trascorse un paio d’ore, decidiamo di tornare verso l’auto e riprendere il nostro percorso.
Arriviamo ad Höfn, breve sosta per fare un po’ di spesa, non incontreremo altri centri abitati più avanti.
Höfn è abbastanaza grande e con parecchi servizi, anche se non è particolarmente bella. La zona circostante però è ricca di luoghi da vedere ed ammirare quindi Höfn è una buona base per effettuare escursioni nei dintorni, spesso i tour organizzati si fermano qui.
Lasciata Höfn, si iniziano a vedere in lontananza i grandi ghiacciai del parco Vatnajökull, uno spettacolo indimenticabile!
Ghiacciai che scendono quasi a livello del mare, maestosi ma anche sofferenti. Da quando li abbiamo visti la prima volta, solo sette anni fa, si sono ritirati parecchio, brutto segno del riscaldamento globale.
In ogni caso lo spettacolo che offrono è ancora splendido, da lasciare incantati, ad ogni curva della strada il panorama cambia, davvero bellissimo.
Purtroppo piove e il cielo è molto cupo, così quando arriviamo alla splendida laguna Jökulsárlón decidiamo di non fermarci e proseguire, torneremo a visitarla nei prossimi giorni.
Arriviamo a Skaftafell, ingresso del parco Vatnajökull e proseguiamo ancora, siamo a circa una quarantina di chilometri dalla nostra destinazione. Dopo Skaftafell il panorama cambia totalmente (ed appare anche un po’ di sole): la strada attraversa una immenso “Sandur”, il Skeiðarársandur, ovvero una pianura alluvionale glaciale; in particolare qui si può osservare il grande disastro naturale successo nel 1996, quando l’eruzione del vulcano Grímsvötn, che si trova sotto la calotta glaciale dell’immenso ghiacciaio Vatnajökul, ha sciolto un’enorme quantità di ghiaccio, riversando a valle detriti, massi, fango, causando una delle più grandi alluvioni mai viste. Questo fenomeno ha un nome ben preciso: Jökulhlaup. In Islanda sono molti i ghiacciai che possono generare queste eruzioni subglaciali e per questo sono monitorati costantemente.
In una piccola area sosta, lungo la strada, è possibile vedere alcune immagini scattate durante l’alluvione e anche quel che resta dei uno dei ponti sulla Hringvegur, spazzati via come fossero ramoscelli…impressionante…
Il sandur termina qualche chilometro prima della nostra destinazione, che si trova nei pressi di Kalfafell.
Effettuato il check in ci sistemiamo in questo piccolo ma graziosissimo e ben equipaggiato monolocale, pronti per organizzare i prossimi giorni!
Restate con noi!!