05 Ago Islanda 2023-Diario di Viaggio Episodio 2-Al cospetto del vulcano
31 Luglio
Oggi primo trasferimento, da Hvergerdi a Husafell, una località ai piedi delle montagne a circa 65 chilometri da Borganes. Lungo il tragitto ci fermeremo nella penisola di Reykjanes per visitare il sito della nuova eruzione vulcanica, speriamo di poter ammirare questo spettacolo.
Quando lasciamo Hverargerdi la giornata è grigia e un po’ uggiosa, lungo la strada della penisola di Reykjanes però la situazione migliora.
Il vulcano Litli Hrutur erutta ormai da parecchie settimane, la lava sgorga in grandi quantità dalle profondità della terra e a seconda della pericolosità della situazione, la protezione civile decide se lasciare aperta la zona.
Fortunatamente per noi oggi non ci sono pericoli imminenti, le emissioni gassose sono sotto controllo per cui possiamo andare.
Si lascia l’auto in un parcheggio a pagamento appositamente creato e si inizia la camminata.
Vi sono diversi sentieri per avvicinarsi al vulcano, noi decidiamo di fare quello più lungo, nella speranza di poter vedere meglio l’eruzione.
Si cammina su una strada sterrata, il paesaggio man mano che si procede è sempre più bello ed extraterrestre. Si susseguono pianure e colli, vecchie eruzioni, coni vulcanici…che meraviglia!
Il percorso è lungo circa sette chilometri, le persone che lo percorrono sono veramente tante.
Dopo circa cinque chilometri si arriva ad un primo punto panoramico sull’eruzione, da qui si vede il mare di lava che ha invaso la valle. Proseguiamo per i restanti due chilometri, si inizia a vedere del fumo in lontananza, si sente odore di bruciato…poi ad un certo punto ECCOLO !!! E’ ancora molto lontano ma si vedono già fontane di lava infuocata fuoriuscire dal cratere.
Arriviamo al termine della strada sterrata, qui la protezione civile ha una base di monitoraggio, poi inizia l’ultimo tratto dove si cammina su lava di precedenti eruzioni. Procediamo finché è permesso.
Ci sediamo su un sasso ad ammirare l’impressionante spettacolo. Qui la forza della Natura si esprime al meglio, non ha eguali, la Natura è potenza! Ci si rende conto che l’essere umano è un ospite e non il padrone del pianeta! Questo dovrebbe farci riflettere molto sul nostro comportamento nei confronti della Terra…
Siamo letteralmente incantati, ipnotizzati: si sente anche il rumore della lava che “bolle” nella caldera, si vedono rivoli lenti infuocati scendere dalla bocca del vulcano, si vede la massa di lava già eruttata che ha coperto ogni cosa…
L’emozione è indescrivibile! Questo è il primo vulcano in eruzione che vediamo, più volte ci eravamo ripromessi di andare a vedere l’Etna durante uno dei suoi spettacoli ma finora non siamo mai riusciti a farlo. Non potevamo lasciarci sfuggire questa occasione qui in Islanda!
Restiamo seduti in silenzio ad osservare insieme a tante altre persone per una buona mezz’ora, poi inizia a fare piuttosto freddo quindi decidiamo di tornare.
A pochi metri dalla base della protezione civile si può osservare molto molto da vicino il fronte di lava in raffreddamento. Chissà quanto tempo ci vorrà ancora prima che si raffreddi!
Arriviamo all’auto un po’ impolverati ma super felici, i 16 chilometri percorsi tra andata e ritorno pesano un po’ sulle gambe ma ne valeva assolutamente la pena!.
Mangiamo un panino e partiamo per la nostra destinazione finale, Húsafell.
Luogo di Villeggiatura degli abitanti di Reykjavik, Húsafell è base di partenza per diverse escursioni sulle montagne circostanti, la più famosa delle quali è la salita sul ghiacciaio Langjökull.
Il tragitto non è molto lungo ma Umberto non è molto in forma quindi cerchiamo di arrivare il prima possibile alla Guesthouse Gamli Bær, dove soggiorneremo.
Immersa nel verde, questa casa, del 1908 ha un fascino davvero particolare.
Il proprietario, il Signor Sæmi, è un uomo dalla folta barba bianca che sembra il protagonista di un romanzo islandese., perfettamente in sintonia con l’ambiente.
Ci accoglie con un sorriso nella cucina della sua casa, ci mostra la nostra stanza e la sala da pranzo.
Dopo una doccia ristoratrice ci prepariamo per la cena qui in guesthouse.
Sæmi ci ha detto che la cena consiste solo in una zuppa cucinata da lui e a noi và benissimo.
La sala da pranzo ha molti oggetti vintage, Sæmi li ha trovati quando ha acquistato la casa, nel 2008, e ha deciso di tenerli. Un tempo questa era una fattoria, persa nel nulla. Anche adesso la zona, nonostante l’avvento del turismo, è ancora molto selvaggia e tranquilla.
In realtà il menù prevede 2 zuppe: la prima solo di verdure, senza nulla di origine animale, così anche i vegani la possono mangiare, la seconda invece con verdure, carne e panna, entrambe deliziose!
Sæmi cena con noi, seduto capotavola, ci racconta qualcosa della sua vita e noi della nostra, vite molto diverse che si incontrano casualmente…affascinante vero??
Dopo una tazza di thè ci congediamo e andiamo a dormire; anche se qui in questa stagione non diventa mai completamente buio, il sonno e la stanchezza si fanno sentire.